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Zapata, l’acrobata della difesa e bravo nel fare i gol

Il colombiano potrebbe sostituire sia Campagnaro e sia Cannavaro

Del Napoli e di Napoli gli hanno parlato in tanti. A cominciare dal connazionale Camilo Zuniga, proseguendo con l’ex compagno di spogliatoio, Gokhan Inler. «Perché non torni in Italia?» , gli hanno suggerito. E poi, Cristian Zapata ha avuto modo di affrontare gli azzurri sia quando indossava la maglia dell’Udinese che quella del Villarreal. E non sempre è andata bene al cospetto di Cavani e Lavezzi.  Sarebbe lui uno dei centrali difensivi di piede destro individuato, eventualmente da abbinare a Campagnaro e in casi di emergenza anche a Cannavaro. Zapata, infatti, che è giunto alla soglia della maturtità tecnica (classe ‘86), sa agire da esterno e da centrale. E oggi che il suo nome viene accostato ripetutamente al Napoli, il gigante di Padilla, figlio di artigiani, non fa altro che spingere per rientrare in Italia. «Sarebbe la destinazione ideale» , avrebbe sussurrato al presidente Roig, il re delle piastrelle, colui che ha deciso di voltare pagina dopo l’amara stagione appena vissuta e che peraltro non si è ancora conclusa (è scomparso improvvisamente il neo allenatore Manolo Preciado). In Spagna stanno vivendo un momento di grande ridemensionamento e tutti i pezzi pregiati, compreso Pepito Rossi, sono in lista di sbarco. Zapata è un altro di questi, oltre a Borja Valerio già partito.

LA VALUTAZIONE – Il problema legato a Zapata resta la valutazione. Il Villarreal non vorrebbe creare una minus valenza esorbitante. Dall’Udinese lo prelevò per circa nove milioni di euro. E oggi, i pretendenti al colombiano, tra cui il Napoli, sarebbero disposti a prelevarlo solo in caso di affare. Cinque-sei milioni al massimo. E la famiglia Roig finge di non sentire. «Non se ne parla neanche» , avrebbero confidato. Ma Zapata non intende più restare nel «sottomarino giallo», dal momento che si prospetta un futuro di grande ridimensionamento; chiede di poter passare in un club che disputi perlomeno l’Europa League. Teme di perdere anche il posto nella nazionale del suo Paese. E aspetta notizie dall’Italia dove hanno potuto apprezzare le sue qualità nei sei campionati disputati con la maglia dell’Udinese.

Alto m 1.87 per 82 chili, Cristian Valencia Edoardo Zapata ha disputato in Friuli ben 190 partite, di cui 168 in campionato, 10 nelle Coppe Internazionali, 12 in Coppa Italia. Tra l’altro ha realizzato anche cinque reti grazie alle sue doti in acrobazia. Conosce il nostro calcio, quindi, Deve solo abolire certe amnesie difensive che spesso gli sono costate caro. Ma sulle qualità atletiche e tecniche del colombiano non si discute. Sa impostare l’azione dalle retrovie, partecipa con eleganza alla fase di appoggio, sa essere spigoloso in marcatura. A una valutazione abbordabile, sarebbe persino un affare visto che l’ingaggio rientra ampiamente nei paramentri del Napoli.

L’ESCALATION – Zapata, più di Inler e di Hugo Sanchez, rappresenta l’esaltazione dello scouting che fa capo alla famiglia Pozzo. Venne prelevato nel Deportivo Cali nell’agosto del 2005 per una manciata d’euro: cinquecentomila. Un’autentica scommessa. Lentamente è stato lanciato in prima squadra, accanto a Felipe, fino a diventarne titolare inamovibile. Sa districarsi in una difesa a tre, così come esterno basso a destra. Ha avuto un solo infortunio di rilievo, allo zigomo. Poi solo lieve noie muscolari. Sotto il profilo caratteriale è un giocatore pacato, rispettoso dei ruoli, con tanta voglia di migliorarsi. Pensava di trovare la definitiva consacrazione in Spagna, invece è capitato in un Villarreal naufragato proprio per mano del Napoli con quella vittoria al Madrigal in cui Zapata riuscì a fermare Cavani ma non ad impedire che Inler prima e Hamsik poi regalassero agli azzurri la vittoria e la qualificazione agli Ottavi. Da allora il «sottomarino giallo» è caduto in discesa libera ed ora i suoi top player sono sul mercato a costo di saldi. Zapata sogna la sua rivincita personale, tornando nel campionato che l’aveva lanciato in orbita.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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