E se non arrivasse un vice Cavani prima del 20 agosto? Mazzarri punta intelligentemente su quello che ha: Vargas. Eppure è ovvio che il direttore sportivo Bigon, dopo aver preso atto che il cileno, il suo capolavoro del mercato di gennaio, non è ancora maturo per un ruolo così delicato, potrebbe gettarsi su una pista alternativa. Uno che, come si dice in gergo, «la butta dentro», uno capace di trasformare un deludente 0-0 in tre punti per i suoi. Un’alternativa al Matador. Ottemperando alla regola «meglio comprare quando tutti vendono», il Napoli fa quello che stanno facendo tutte le big della serie A: sta rimandando perciò alle ultime settimane di agosto i colpi dell’estate. E le sorprese sono dietro l’angolo.
Le indicazioni delle amichevoli hanno dimostrato che la strada imboccata, comunque, può dare risultati importanti. Mazzarri ha modificato il 3-5-2 dell’ultimo biennio azzurro, passando al 3-5-1-1. Ma ha già creato un’organizzazione di gioco tale da ridurre al minimo i rischi di subire gol.
Alcune piste Bigon le batte già da settimane, a fari spenti. Il primo nome nella lista della spesa è quella che riporta ad Aly Cissokho. Dopo aver incassato il no di Balzaretti, il ds è tornato su Pablo Armero quando ormai l’Udinese lo ha praticamente già dato alla Juventus. L’identikit che muove verso Cissokho è lo stesso tratteggiato dopo il tramonto della pista Balzaretti: un esterno abile anche nelle coperture, capace di aprire spazi a Pandev (e a Insigne), completando lo schema offensivo. Cissokho è l’ideale per mobilità, potenza, capacità di fare reparto da solo: il Napoli lo segue ormai da marzo-aprile. Ha in pugno l’accordo con lui, pressa il Lione per forzare l’ultimo blocco che è poi la richiesta del club francese: 9 milioni.
L’alternativa più concreta a Cissokho sembra il brasiliano Wallace Oliveira dos Santos, 18enne del Fluminense monitorato già da un po’. Wallace non dovrebbe costare più di 2 milioni di euro, lo segue (su consiglio di Kakà) anche il Milan. Praticamente sullo stesso piano di Cissokho, non fosse altro che Micheli, il capo degli osservatori, stravede per la sua tecnica.
Trattative che sono tutte sub judice: ovvero legate all’addio, non proprio così scontato, di Andrea Dossena. Inter e Milan lo vogliono, ma l’ex Liverpool a Napoli sta bene. Il dubbio, più che Dossena, potrebbe riguardare la permanenza di Camillo Zuniga: il colombiano è uno degli intoccabili di Mazzarri ma per il procuratore del giocatore non ci sono certezze sul suo futuro.
Il giro d’orizzonte del direttore sportivo azzurro si allarga a un’altra decina di nomi di attaccanti. Praticamente per tutti pare fondamentale una premessa: Mazzarri conta sui gol di Cavani, sulla consacrazione di Pandev e l’esplosione di Insigne. In questo caso, potrebbe bastargli di completare l’organico con un centravanti da utilizzare secondo necessità, non da titolare inamovibile. Quello che dovrebbe fare Turboman. In questo momento, il sogno è ”l’esodato” dell’Inter, Giampaolo Pazzini: affare da chiudere nell’ultima settimana, s’intende. Prima di aver trovato una soluzione per Vargas che, visto l’investimento, non verrà ceduto senza garanzie precise.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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