Tutte le strade portano in Sud America: e, come racconta la storia, quella recente e quella remota, l’Argentina resta l’epicentro dei pensieri, difensivi o offensivi che siano. Ma il calcio del Terzo Millennio ha allargato i suoi orizzonti e ormai laggiù si va con le dispense, per infilarci dentro relazioni d’ogni genere pure su brasiliani (ovviamente), ma anche su uruguayani, su cileni e su colombiani. Il Napoli che è in gestazione ha le idee molto chiare, una sfilza di nomi pronti per intervenire con immediatezza e una tendenza che conferma affinità evidentissimi già sottolineate da un organico colmo di Lavezzi e di Cavani, di Zuniga e di Gargano, di Britos e di Campagnaro, e poi di Fernandez e Fideleff.
SI RICOMINCIA DA TRE – Quel che serve andrà deciso con l’allenatore, nel pieno rispetto dei ruoli e delle interpretazioni personali: ma ancor prima di scendere nel dettaglio tecnico, l’irrobustimento dell’organico prevede (innanzitutto) la ricerca di un esterno mancino, poi di un interditore che abbia maggior confidenza con il piede destro, infine – possibilmente – un difensore leader, autorevole ancorché fisico. Il resto lo deciderà il destino di Lavezzi, intorno al quale si svilupperà il valzer sulle punte: con il pocho (?), inutile andar a cercar ulteriore forza esplosiva; però, senza, sarà inevitabile andare a sfogliare nel block-notes.
TIRO MANCINO – C’è una fascia da coprire, per garantirsi una varietà di avvicendamenti, ed (numericamente) è sull’out di sinistra di mezzo mondo che il Napoli ha indirizzato le proprie attenzioni: Filipe Luis (27) dell’Atletico Madrid è un brasiliano con curriculum vitae di assoluto rispetto che Riccardo Bigon è andato ad analizzare di persona nel corso della semifinale di Europa League con il Valencia; c’era lui, c’era pure Diego Godin (26), centrale uruguyano che ha le qualità ideali per essere eventualmente inserito nel gruppo. In Italia, ma guarda un po’, c’è Gabriel Paletta (26): gioca nel Parma ma è argentino pure lui. Mica è un caso….
PUNTE AFFILATE – La ricerca del mediano va affrontata con cautela ed aspettando gli eventi, perché dalla Germania sono arrivate sollecitazioni su Walter Gargano, che piace al Wolfsburg: per ora, è una manifestazione di interesse, che può portare a un’offerta e che può spingere a rivedere qualcosa nella strategia. E allora, avanti tutta: a pensare all’attaccante da tener presente se Parigi – o anche l’Inter o il Chelsea – varrà bene la mossa di piegarsi alla clausola rescissoria di Lavezzi. In ordine sparso: c’è uno spagnolo, Iker Muniain (20) dell’Atletico Bilabo, c’è poi un brasiliano, Douglas Costa (22) dello Shacktar ed infine c’è un italiano assai sudamericano, Sebastian Giovinco (25) che restano cerchiati d’azzurro, tentazioni per il momento implose e pronte ad esplodere se il pocho dovesse prendere un aereo e salutare dopo cinque anni da favola.
CENA NERA E AZZURRA – Giovedì 24 maggio, Milano: a cena, in un ristorante non proprio centralissimo, si incontrano l’interista Piero Ausilio e il napoletano Riccardo Bigon, che hanno più di qualcosa da dirsi. Su Lavezzi si discute di striscio, avendo la vicenda carattere internazionale; ma è su Goran Pandev che si può approfondire la discussione, ribadendo la volontà di tenerlo come tenore a disposizione d’un attacco di assoluto rispetto, con talento sfuso e a pacchetti, e con una zoomata sul Sud America che non scarta nuovi innesti. Vamos…
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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