Nessuna sorpresa dell’ultimo giorno. Nessun last minute da togliere il fiato. Le ultime ore dell’interminabile mercato di gennaio si chiudono con lo scontato annuncio dell’approdo in azzurro di Faouzi Ghoulam per 5 milioni di euro e le partenze, altrettanto scontate, di Paolo Cannavaro (al Sassuolo) e Pablo Armero (al West Ham).
Tra il Napoli e Etienne Capoue era un matrimonio che si poteva fare davvero al fotofinish: il club e il giocatore francese erano da tempo d’accordo su ogni cosa. Il problema è stato l’inserimento del don Rodrigo di turno, nelle vesti di Franco Baldini e quindi del Tottenham. Infatti, ogni volta che l’accordo era ad un passo, gli inglesi spostavano il limite un po’ più in là. Da diventare matti. Verso le 18 anche Rafa Benitez si è arreso e ha gettato la spugna quando ha capito che non sarebbe arrivato più nessuno: il sondaggio del ds Bigon con il Tottenham si è chiuso con una richiesta altissima (15 milioni). Niente Capoue, dunque. Niente di niente. Ma discorso rinviato a giugno. Nessun altro acquisto. D’altronde è andata a finire esattamente come aveva già detto a metà novembre il presidente De Laurentiis: «A gennaio prenderemo un difensore centrale, un laterale mancino e centrocampista centrale». Così è stato.
In effetti, bastava rileggere quelle frasi per capire, dopo l’annuncio del franco-algerino Ghoulam, l’esterno sinistro prelevato dal Saint Etienne («Benvenuto in questo Napoli già molto forte», è il tweet di De Laurentiis), che il mercato di gennaio del Napoli era arrivato alla conclusione. Nulla da fare per Capoue. Così come per Gonalons, Agger (discorso rinviato a giugno), Skrtel e compagnia dei sogni cantando. Eppure il Napoli in questa sessione, condiderando anche l’acquisto di Andujar, ha speso all’incirca 18 milioni di euro.
È stato, per Rafa Benitez, il gennaio della contentezza, non c’è che dire: tre giocatori presi e pronti all’uso e due esuberi ceduti. Solo per Capoue forse ha storto il naso. Ma può starci: lo spagnolo è tecnico di esperienza per sapere che in inverno non è mai facile fare affari. In ogni caso, la rosa del Napoli appare più solida, con varie alternative in ogni reparto. Il campo, solo quello, dirà se nel cambio tra Ghoulam e Armero (è stato ceduto al Wast Ham in prestito fino a giugno senza obbligo di riscatto per gli inglesi) il Napoli ci ha guadagnato. Stesso discorso per Henrique: il 27enne brasiliano va a completare l’organico dei difensori centrali del Napoli e prende il posto di Paolo Cannavaro, che lascia dopo oltre sette anni la squadra azzurra per andare al Sassuolo.
È l’anno zero, o della rivoluzione. Che continua: arriva un algerino Ghoulam e un brasiliano che giocava in serie B con il Palmeiras. Per i due garantisce Benitez. Per Jorginho, invece, il Napoli si è mosso da grande club: ha giocato nettamente in anticipo ed evitato di prendere parte all’asta. Spariscono gli italiani dalla rosa del Napoli, con la partenza di Cannavaro: restano solo Insigne, Maggio, Mesto e Colombo. Contro i 21 stranieri. Un record assoluto. L’Udinese ha provato a chiudere in prestito da Zapata ma Bigon ha detto no. Inutili tutti i tentativi di dare via Uvini: anche il Livorno ha detto di no. La Reggina chiede Radosevic ma prende Dumitru.
fonte: il mattino
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