Sta meglio, Edu Vargas. Sta bene, dopo l’otite con febbre che domenica lo ha messo fuori causa per la prima stagionale del San Paolo con il Bayer Leverkusen, ma non ha ancora avuto l’occasione di dare altri segnali di miglioramento: quelli imprescindibili e fondamentali del campo. Giudice della corte suprema del calcio. E il tempo, intanto, scorre inesorabile.
IN PRESTITO – E allora, storia di un cileno che in patria ha lasciato in eredità giocate eccezionali fino a gennaio, e che dal giorno della sua partenza da Santiago per l’Italia ha perso il posto da titolare (che aveva con l’Universidad de Chile e con la Nazionale) e la serenità. Nonostante tutto, lui ha sempre raccontato di essere molto felice a Napoli, e anche Mazzarri ha lavorato e lavora tantissimo per favorire l’inserimento di questo attaccante pagato 12 milioni di euro e non ancora riuscito a esplodere. Neanche nelle amichevoli disputate nel corso del ritiro di Dimaro. A questo punto, considerando che le gerarchie cominciano a definirsi, e che Insigne ci ha messo un clic a superarlo in graduatoria, non è escluso che il club azzurro decida di girarlo in prestito altrove: piace all’Udinese, non dispiace al Torino. Domani, nel frattempo, c’è l’amichevole con il Bordeaux: una nuova chance per Edu. Un’altra notte da provare a vivere nello stile cileno. Di un tempo che fu, ahilui.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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