Li hanno visti chiacchierare amabilmente a margine di Chelsea-Paris Saint Germain, ritorno degli ottavi di Champions. Manco a dirlo, un match (non il primo) in cui Edinson Cavani è rimasto ai margini, tanto da entrare a fine partita in luogo di Angel Di Maria. I francesi si sono qualificati ai quarti, ma lo stato d’animo del Matador non era, non poteva essere dei migliori. La Juventus, già presente in tribuna vip con il ds Fabio Paratici, tramite un emissario di fiducia ha incrociato tutt’altro che casualmente l’entourage dell’uruguaiano: chiara l’intesa tra tra le parti, andar via da Parigi è la soluzione migliore. Gli intermediari bianconeri, in fondo, lo sapevano già, eppure il fatto di aver incontrato personalmente chi cura gli interessi dell’ex Napoli ha quasi chiuso un primo cerchio: Cavani non ha ancora espresso un no definitivo al Chelsea che, su suggerimento caloroso di Antonio Conte, lo sta pedinando da tempo. Di più: il Matador sarebbe pronto a dire sì alla Juventus, secondo un’ipotesi di accordo che accontenterebbe il giocatore (triennale a 5,5 milioni d’ingaggio più bonus) sia il Psg. Che chiede 50 milioni, ma trattare si può: tra le dirigenze si sta andando ben oltre il caos Coman. Cavani potenzialmente juventino è una prospettiva che equivarrebbe, in sostanza, a una sorta di “sgarbo” contro il ct della Nazionale in scadenza: voleva Juan Cuadrado e i bianconeri se lo son presi in prestito (anche se è probabile che a giugno i Blues lo riporteranno a casa); spinge per il Matador, eppure rischia di doversi… accontentare di profili “alla Higuain” (sul quale gravita il Psg che cova sempre il sogno Neymar) o di Mauro Icardi, più gradito a Roman Abramovich che all’ex allenatore juventino. Cavani è il nome perfetto per la sostituzione di Alvaro Morata qualora il Real Madrid ricomprasse lo spagnolo. Per Allegri l’uruguaiano è il numero 1 adatto per tornare all’assalto della Champions (molto più dura anche solo sfiorare profili “alla Benzema”), mentre in seno al club bianconero non si molla il belga Michy Batshuayi, 6 anni in meno di Cavani, elemento di prospettiva così come lo era Morata due estati fa, quando sbarcò a Caselle.
Fonte: Tuttosport.com
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