Il direttore responsabile di IamNaples.it Ciro Troise è intervenuto ai microfoni di “Tribuna Sport” su Televomero. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“Zeman è un maestro di calcio a prescindere dalla partita singola di ieri, lo dimostra il numero di persone a cui dai tempi del Foggia degli anni ’90 ha fatto avvicinare al calcio e soprattutto la quantità di giovani talenti lanciati nei grandi palcoscenici del mondo del pallone. Mazzarri è stato capace di imbrigliare la sua Roma colpendo sui limiti in fase difensiva. Ho notato che De Rossi lavorava per fermare Pandev tra le linee pensando già alle ripartenze, è una filosofia di calcio che suscita passione sul lungo termine ma che può essere ferita nell’arco di una singola partita. C’è stata una lezione tattica di Mazzarri ma è anche vero che la Roma ha avuto molte occasioni, il Napoli poteva fare altri gol ma anche i giallorossi potevano più volte rientrare in partita. Lo scudetto? Ci credo poco, la Juventus è di un altro pianeta. Ieri sono successi tanti episodi negativi per i bianconeri: dalle “papere” di Buffon agli infortuni di Marchisio e Bonucci, non so quanto succederanno di nuovo tanti avvenimenti contemporaneamente. A Napoli non c’è equilibrio, il 19 Dicembre, dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, regnava la depressione, oggi siamo di nuovo l’anti-Juve. Non mi deprimevo all’epoca non mi esalto oggi; anche nell’ambito di un’ottima prestazione come quella di ieri si sono visti i limiti degli azzurri che non possono mai abbassare la tensione.
Mercato? A breve si ufficializzerà Armero con la relativa cessione di Dossena al Palermo, la “vecchia guardia” azzurra ha telefonato a Calaiò, apparso motivatissimo nel venire a Napoli ma ci sono dei problemi con il Siena che vorrebbe cedere il giocatore in prestito con obbligo di riscatto. Il Napoli lo vorrebbe solo in prestito; penso che la trattativa andrà in porto ma non è scontato che ciò avvenga. L’alternativa è Nenè del Cagliari. In difesa si opererà dopo la sentenza del 17 Gennaio; la priorità è Astori, per cui il Napoli ha offerto quattro milioni per il prestito impegnandosi a versarne altri quattro a giugno per il riscatto. Cellino non è apparso entusiasta della proposta di De Laurentiis, si fa forte dell’ipotesi Southampton dove il procuratore del giocatore, Claudio Vigorelli, ha ottimi rapporti. Il club inglese è al diciottesimo posto in Premier League e Astori preferirebbe restare in Italia. Se non si dovesse riuscire a convincere Cellino, si virerà su Silvestre, sfruttando gli ottimi rapporti con Moratti. E’ preoccupante che non ci sono trattative in corso per un centrocampista. Sembra che resterà Donadel; con l’assenza di Cannavaro, molto prezioso in fase d’impostazione, se in qualche partita mancherà Inler chi imposterà il gioco. Abbiamo già avvertito fortemente la sua mancanza in alcune partite, come per esempio a Siena. Cosa manca al Napoli per acciuffare la Juventus? La mentalità vincente ed una società lineare, dove il presidente investe, il reparto scouting studia il mercato mondiale, il direttore sportivo sceglie i giocatori da acquistare e l’allenatore li valorizza. Al Napoli c’è un compromesso strano, un ibrido per cui non si capisce se gli azzurri sono una nuova Udinese che valorizza i vari Hamsik o Lavezzi o una squadra che punta a vincere nell’immediato come vuole Mazzarri. Non è una questione economica ma manageriale. Il Napoli paga i tanti errori compiuti sul mercato e la filosofia del suo allenatore che punta su 14 titolarissimi. Alla Juventus giocano in 22, trova spazio anche Marrone, nel Napoli giocherebbe? Nessuno si entusiasma per l’acquisto di Calaiò, giocatore individuato seguendo le indicazioni di Mazzarri che vuole un elemento da porre nettamente alle spalle di Cavani. Lo scouting aveva proposto Bobadilla, vicecapocannoniere dell’Europa League”
La Redazione
C.T.
