Pillole di un mercato che è sempre aperto, anche quando in teoria dovrebbe essere chiuso: perché è chiaro che per arrivare pronti a gennaio bisogna muoversi in anticipo. Ed allora, qualcosa serve, ed anche in fretta, altrimenti diventa emergenza allo stato puro; poi bisognerà guardare oltre, a giugno, quando Maggio, Mesto e Britos si svincoleranno (o potrebbero farlo) e servirà coprire la corsia di destra.
E UNO. Ma dopo Gabbiadini c’è dell’altro, dovendo avere dei fluidificanti (si diceva così una volta) con i quali affrontare l’inizio del 2015 che prevederà una partita ogni tre giorni. Il primo nome è quello di Ivan Strinic: si libera a parametro zero tra una settimana, ha una serie di procuratori intorno, dunque vari equivoci. Il Napoli ha una propria strategia, si è presentato, ha mostrato il proprio interesse, ora tocca al croato ed al proprio management decidere ed anche rapidamente, perché poi le vacanze sfileranno via in fretta e bisognerà essere preparati.
E DUE. A destra, si vedrà. Ma intanto dal Belgio arrivano le conferme: Thomas Meunier (23) esterno del Club Brugge che ha l’età giusta e pare anche le qualità ideali per andarsi ad integrare in questo Napoli piace, è da un po’ su taccuino del diesse, ma non è ancora vicinissimo. Certo, neppure lontanissimo: ma bisognerà attraversare la palude delle trattative e quelle della valutazioni, che in certe circostanze crescono a vista d’occhio, quasi a dismisura. Il Napoli vigila, è attento, osserva e spera di ricevere delucidazioni.
E TRE. Poi c’è la vicenda del centrale difensivo: Henrique interessava all’Internacional di Porto Alegre; Britos sa che a giugno può trovarsi una sistemazione, al fianco di Koulibaly e di Albiol potrebbe servire un centrale come Ron Vlaar (30 a febbraio) che tra sei mesi avrà la possibilità di accasarsi dove vuole. Il Napoli lo ha seguito a lungo, ha avuto le conferme che cercava, sa che l’olandese è affidabile, che nella difesa a quattro ci sa stare e ci è sempre stato, che dunque dovrebbe memorizzare i movimenti in un istante (o poco più). I giorni del mercato poi verranno, però qualcosa nell’aria già si avverte.
Fonte: Corriere dello Sport
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