Angelo Ogbonna (Classe1988) calciatore italiano, difensore del Torino e della Nazionale Under-21 italiana: è un difensore centrale mancino in alcune occasioni impiegato come terzino sinistro.
Miguel Ángel Britos Cabrera (classe1985) calciatore uruguaiano, difensore del Bologna è un mancino naturale.
Amauri Carvalho de Oliveira, conosciuto solo come Amauri (classe1980), è un calciatore brasiliano naturalizzato italiano, attaccante della Juventus e della Nazionale italiana.
Mohamed Lamine Sissoko Gillan,(classe 1985), calciatore francese naturalizzato maliano, centrocampista della Juventus e della Nazionale maliana.
Víctor Ruiz Torre (classe 1989) è un calciatore spagnolo, difensore dell’Espanyol e della Na zionale spagnola Under-21.
Federico Fernandez,/(classe ’89) difensore centrale dell’Estudiantes La Plata.
Questi sono i nomi dei calciatori che vengono, frequentemente, accostati al Napoli e che, in attesa del calciomercato di riparazione invernale, lasciano spazio a diverse interpretazioni riguardanti la strategia che la società partenopea dovrà adottare per rinforzare la rosa, in primis, a gennaio e, successivamente, in sede di un’ulteriore pianificazione degli interventi a giugno. Ogbonna e Britos, probabilmente, potrebbero far comodo al Napoli per colmare, provvisoriamente, un vuoto nella difesa riguardante l’assenza di un centrale mancino. Fino ad ora, sia il giovane Ogbonna che Britos non hanno, ancora, dimostrato di essere difensori di un certo spessore tecnico ed adatti al progetto di una società che ambisce ad occupare un posto di rilievo nel panorama calcistico nazionale ed europeo.
Acquistando questi giocatori, qualora si confermassero non adatti a far fare il salto di qualità alla squadra azzurra, in un prossimo futuro si potrebbe riproporre, ancora una volta, una situazione oggettiva che vedrebbe il club impegnato a sfoltire la rosa con gli esuberi piuttosto che provvedere al potenziamento dell’organico. Ebbene, proseguendo in questa analisi riguardante i calciatori che vengono accostati al Napoli, si parla di un’operazione di mercato che riguarderebbe la cessione di Mark Hamsik alla Juventus in cambio di Amauri, Sissoko e un conguaglio di una decina di milioni di euro.
“Hamsik non lo vendo nemmeno per cinquanta milioni di euro. Sono sempre arrivate offerte per Marek e Lavezzi. Noi vendiamo chi non si integra nel progetto, allontaniamo chi non è in sintonia. Se qualche pazzo vuole fare offerte fuori mercato… Non credo che per Hamsik 50 milioni siano fuori mercato” Queste le parole di De Laurentiis che ha più volte ribadito di non voler cedere i suoi gioielli. Al presidente fa eco Mazzarri: “Uno come Hamsik è importante anche se si trova al 60%” L’allenatore napoletano riconosce, con questa dichiarazione, sia il valore tecnico dello slovacco che il prezioso contributo che il calciatore fornisce al Napoli anche quando non è in perfette condizioni psicofisiche.
Qualora un’eventuale trattativa con la Juventus, per concludere il sopracitato scambio di giocatori, andasse in porto il Napoli abbandonerebbe, definitivamente, il progetto iniziale che prevedeva la non cedibilità dei gioielli azzurri ed il successivo inserimento di altre “stelle” o comunque di ottimi giocatori in grado di poter far crescere l’equipe napoletana in linea con le aspirazioni della dirigenza e della tifoseria.
Amauri e Sissoko provengono da una stagione agonistica costernata da vari infortuni e prestazioni deludenti. Viene da chiedersi se è il caso di scommettere, ancora una volta, su calciatori che potrebbero essere utili alla causa azzurra ma che, dovendo rimettersi in gioco, hanno bisogno di tranquillità, giusto ambiente e condizioni idonee per ritornare agli standard di qualche tempo fa.
Hamsik ha bisogno di una sola opportunità: giocare in una formazione forte i tutti i reparti ed in grado di poter esaltare le doti di un centrocampista che, in tali condizioni, rappresenterebbe il valore aggiunto di una squadra che ha notevoli ambizioni con riscontri pragmatici sul terreno di gioco.
Il Napoli è in grado di offrire al suo gioiello questa situazione? Il club di De Laurentiis ha, effettivamente, la volontà di fare il salto di qualità in breve tempo? Mazzarri è in grado di abbandonare una mentalità che non appartiene ai grandi club gestendo un ampio organico per poter attuare un opportuno turnover fondamentale ad una competitività ad alti livelli in Italia e in Europa? Di fronte a risposte affermative, De Laurentiis e Bigon non devono cadere in tentazioni fittizie e redditizie per coloro che propongono tali scambi ma dovrebbe proseguire con una seria programmazione. In caso di risposte negative, allora, il Napoli farebbe bene a cedere Hamsik ed, eventualmente, gli altri gioielli: De Laurentiis, però, dovrebbe spiegare il cambiamento di rotta rispetto alle strategie iniziali ed essere chiaro e corretto nell’illustrare alla tifoseria i motivi per cui vi sia stato un repentino ed inatteso ripensamento cammin facendo.
Ben vengano, invece i giovani e promettenti giocatori quali Fernandez e Ruiz che potrebbero colmare le attuali carenze del Napoli ed essere parti integranti di un progetto stilato da De Laurentiis e sottoscritto da un’intera tifoseria.
La Redazione
F.C.
fonte: tmw
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