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Tanzillo: “La Roma non si fa sfuggire i talenti del territorio, il Napoli…”

"A livello internazionale l'Udinese non ha eguali"

Ci sono fenomeni che nascono in rete e trovano poi espressione nel mondo reale. Progetti che  hanno trovano nel web il terrono di coltura necessario per sbocciare poi in altri terreni, più impegnativi o stimolanti. Ai microfoni di footballscout24.it il giovane Massimo Tanzillo racconta la sua breve, ma intensa, storia professionale

Da Generazioneditalenti.com a X10 Scouting, la genesi di questi due progetti? Sono perfettamente conciliabili?

X10 Scouting srls nasce da “Generazione di Talenti” ma i due progetti camminano in senso parallelo senza mai incontrarsi. GT è una testata giornalistica che ormai da anni grazie al successo del portale è diventata punto di riferimento sia per gli amanti del calcio giovanile che per gli addetti ai lavori. X10 Scouting srls è un’agenzia che si avvale delle conoscenze del nostro staff ma totalmente indipendente da essa, un progetto che ambisce ad entrare nel calcio che conta praticando un nuovo modo di fare calciomercato giovanile in Italia.

Vi ponete come interfaccia tra giovani calciatori e agenti Fifa? Perchè non creare direttamente una società di procuratori?

Perchè lo scouting è una cosa profondamente diversa dal management. Il nostro lavoro si limita al campo e al recruitment di un talento e non include tutta la serie di mansioni che ha la figura del procuratore. Siamo profondamente convinti che se ogni figura si limitasse a fare bene il proprio lavoro il mondo del calcio sarebbe migliore. L’Italia è il paese con il maggior numero di agenti Fifa, c’è quindi un’enorme desiderio di seguire un potenziale campione con il minor sforzo possibile. Infine non ci precludiamo la possibilità in futuro di collaborare con qualche club professionistico che decida di affidarsi alla nostra società per lo scouting.

Di quante persone è composto lo staff della X10 Scouting?

Io e il mio socio Alessandro Marigonda ci avvaliamo di consulenti e della presenza di collaboratori sui campi di tutta Italia e Europa dell’est. Alcuni di essi conosciuti ai nostri corsi per osservatori in giro per l’Italia .

La sua società offre come servizio anche “l’analisi tecnica di avvenimenti sportivi”. In cosa consiste?

Come detto X10 è un progetto ambizioso e non abbiamo voluto farci mancare certe voci all’interno del nostro statuto. Per il momento le nostre attività principali sono però quello dello scouting e dell’organizzazione di corsi per osservatori, raduni e tornei giovanili. L’Inter ad esempio sarà presente alla prossima Iber Cup di Lisbona grazie alla nostra intermediazione e il prossimo trofeo Shalom categoria allievi di Benevento ci vedrà come sempre protagonisti tra gli organizzatori.

Siete nati sul web, ora lavorate sul campo. In che direzione va lo scouting calcistico?

Questo è un equivoco che va chiarito, complice anche la duplice figura professionale che alberga in me di osservatore e di direttore di Generazione di Talenti. Nonostante  io sia giornalista iscritto all’albo sono sempre stato più tempo sui campi (in varie collaborazioni per club e agenti) che dietro al pc a scrivere per il sito. Tra l’altro credo non sarebbe nemmeno la prima volta che si passi dal giornalismo al calcio vero. Qualche tempo fa ci fu qualcuno che ci paragonò (onorandoci) a Zunino passato dalle pagine del Guerin Sportivo allo scouting del Napoli.

Il ruolo degli osservatori non è accuratamente disciplinato, vige di fatto la contrattazione privata. Non è arrivato il momento di proporre un regolamento ad hoc? Avrebbe un senso creare un sindacato di soli scout calcistici?

L’approssimazione è ciò che più di tutto fa male allo scouting e il fatto che l’osservatore non sia figura riconosciuta non fa che peggiorare le cose. Personalmente sono sempre stato dell’idea che corsi ed esami riconosciuti, così come nel caso degli agenti FIFA, possono solo qualificare e mettere ordine nel groviglio di osservatori o presunti tali presenti in giro.

Se potesse dare un consiglio ai club italiani dove li indirizzerebbe? In quale zona del mondo è ancora possibile scovare talenti a buon mercato?

Nell’Europa dell’est dove non a caso abbiamo dei canali privilegiati. Hanno una tradizione calcistica importante che continua a sfornare buon giocatori da valorizzare con i nostri tecnici e strutture professionalmente più adeguate. Tuttavia penso che sia possibile scovare talenti ancora in ogni parte del mondo a buon mercato  al patto che si abbandoni la consuetudine tutta italiana di fare mercato solo con giocatori pubblicizzati da agenti amici. L’Udinese insomma è sempre più vantata ma resta ancora inimitata.

Tra i talenti segnalati sul vostro sito c’è Manuel De Luca del Sud Tirol. Siamo di fronte ad un potenziale top player?

C’è già chi in giro parla di “nuovo Destro” o “nuovo Longo”. Più realisticamente non essendo amante dei paragoni dico che senza ombra di dubbio è un giocatore dal potenziale enorme. Mi preme sottolineare ancor di più il carattere e la serietà del ragazzo, fattori determinanti per diventare un professionista. Tra i ragazzi già segnalati nei nostri primi mesi di vita vorrei citare anche Massimiliano Fabbri che con l’Atalanta si giocherà la finale Berretti con l’Inter e Alessandro Vitiello che è arrivato a sedere in panchina in serie b. Due classe ’95 di cui sentirete parlare in futuro. Altri nomi, soprattutto stranieri, verranno fuori con operazioni di mercato estive.

Siete ben inseriti nell’ex Repubblica Ceca, avete accordi specifici con club o agenti fifa del posto?

Per i motivi suddetti Repubblica Ceca e Slovacchia tendono ad essere località dove maggiormente cerchiamo contatti con club e giocatori. Ci avvaliamo della collaborazione di qualsiasi persona ci dimostri serietà e capacità, sia essa un appassionato, osservatore o agente.

A parte l’Udinese, c’è una società, a suo parere, capace di portare avanti in Italia uno scouting di qualità?

Per quanto riguarda lo scouting internazionale l’Udinese non ha euguali mentre dal punta di vista nazionale mi trovo daccordo con la politica della Roma che non si lascia scappare i migliori talenti del proprio territorio. Cosa che invece purtroppo non posso dire del Napoli ma sono fiducioso che le cose in futuro possano cambiare.

Fonte: footballscout24.it

La Redazione

C.T.

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