La carica gliel’hanno data i tifosi, soprattutto quelli con cui ieri mattina Aurelio De Laurentiis s’è ritrovato a fare colazione, in un bar a Fuorigrotta.
Il presidente era diretto a Castel Volturno, dove ha passato buona parte della sua giornata e si è incontrato anche con Mazzarri, parlando di mercato (occhi su quello giapponese), presente e futuro. Il numero uno azzurro, subito dopo il successo con l’Inter al San Paolo, s’era tolto qualche sassolino dalla scarpa a modo suo, con una sfuriata. «Ci sono troppe negatività intorno al calcio Napoli, c’è chi si dimentica che siamo l’unica eccezione positiva di una città in cui non funziona nulla. Non accetto tutte queste accuse al primo risultato negativo. La squadra è forte e ha sempre avuto la mia stima assoluta. Sapevo che avrebbe reagito». Provvidenziale la riscossa di Cavani, che è salito a 51 gol con la maglia del Napoli e nei momenti più delicati non tradisce mai. Il capitano Cannavaro, alla vigilia, aveva scommesso a occhi chiusi su di lui. «Edi è fatto così, vedrete: quando c’è bisogno piazza una tripletta». Stavolta ne sono bastate due, di reti, per un totale di 18 nella stagione. Ma la doppietta del Matador all’Inter ha un valore speciale, perché ha permesso agli azzurri di superare di slancio il bivio più insidioso di questa fase della stagione. La qualificazione per la semifinale della Coppa Italia (andata a Siena l’8 febbraio) è arrivata infatti giusto in tempo per spazzare via le polemiche, che rischiavano di dilagare. Adesso sembra meno brutto pure il settimo posto in campionato. Ci sono le premesse per ripartire. Si spiega anche così la visita di De Laurentiis a Castel Volturno. «Possiamo vincere la Coppa Italia, entrare fra le prime cinque del campionato e giocarcela alla pari in Champions League contro il Chelsea…», ha dato la carica il presidente, che ha avuto un lungo incontro con Mazzarri, Fassone e Bigon. Lo staff societario non è sott’esame. «Non sono previsti dei cambiamenti per il futuro», ci ha tenuto a puntualizzare mercoledì sera il numero uno azzurro, confermando in blocco la fiducia ai suoi più diretti collaboratori. Parole dolci soprattutto per il tecnico. «Tra noi c’è piena sintonia e lavoriamo per vincere sempre, pur sapendo che purtroppo non è possibile imporsi in tutte le competizioni. Chiediamo ai tifosi di starci accanto. In un clima più sereno arriveranno altri successi». Il Napoli fa quadrato, alla vigilia del tour de force che deciderà la stagione. Dopodomani c’è la trasferta di Genova: ipotizzabile il turnover con le solide candidature di Britos, Dossena, Dzemaili e Pandev, che hanno risparmiato le forze contro l’Inter. Febbraio è ormai alle porte e c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Specialmente del migliore Mazzarri, punito ieri sera dall’Uefa con una stangata per l’espulsione di Vila-Real: due giornate di squalifica e tremila euro di multa, in Champions. L’allenatore livornese dovrà seguire solo dalla tribuna la doppia partita degli ottavi di finale con il Chelsea: così ha deciso il giudice sportivo internazionale, usando la mano pesante. Ma il Napoli non ci sta e presenterà il ricorso d’urgenza. L’obiettivo minimo è ottenere almeno una riduzione della pena, per permettere al tecnico di essere in panchina nella rivincita del 14 marzo a Londra. A Stamford Bridge.
Fonte: Repubblica
La Redazione
C.T.
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