Simone Inzaghi galoppa a gran velocità verso la panchina del Milan. E’ lui la prima scelta per distacco ed è stato all’ordine del giorno del lungo colloquio tra Ivan Gazidis e Paolo Maldini che ha portato a una delle molte svolte rossonere di questi giorni. Inzaghi è il nome proposto da Maldini, che si è incaricato di portare avanti la trattativa in prima persona. Esiste un passaggio fondamentale prima di poter convocare il nuovo allenatore a Casa Milan per la firma del contratto: occorre liberare Inzaghi dalla Lazio. Un’operazione che richiede molte cautele, conoscendo l’abilità di Lotito nel condurre le trattative.
La scorsa settimana, Inzaghi e Lotito si sono incontrati in tre occasioni senza riuscire a trovare un accordo né su un possibile addio né su un possibile prolungamento e adeguamento di contratto. Ma è anche vero che fino a 48 ore fa, Inzaghi non aveva in mano alcuna proposta concreta se non un sondaggio della Juve, ben sapendo di non essere la prima scelta del club bianconero. Adesso è diverso. Il Milan è pronto a offrirgli un triennale da 2,5 milioni a stagione (la cifra che Simone chiedeva alla Lazio), argomento molto valido per arrivare a un redde rationem con il suo attuale datore di lavoro. Considerando i tempi tecnici, si può ipotizzare per l’inizio della prossima settimana come data per l’accordo Inzaghi-Milan, martedì potrebbe essere un giorno verosimile.
Maldini ha scelto Inzaghi e si è tenuto come possibile alternativa solo Marco Giampaolo (che ha anche l’offerta della Roma e che non a caso ha un appunbtamento con il presidente Ferrero all’inizio della prossima settimana), mentre le altre candidature sono cadute una dopo l’altra. Dopo l’annuncio del Monaco che confermava il suo allenatore Leonardo Jardim anche per la prossima stagione, nelle ultime ore anche le parole di Roberto De Zerbi sembrano andare in una direzione opposta rispetto alla panchina rossonera: “Futuro? Nessuna chiamata, fa piacere rimanere al Sassuolo. Quando alleno lo faccio con l’idea di restare 10 anni in un posto. Se vuoi portare avanti un’idea, il tempo te la rinforza. E’ chiaro però che bisogna incontrarsi con il patron Squinzi per capire bene il da farsi perché anch’io ho qualche esigenza”.
In attesa che lo stesso Maldini sciolga le sue riserve in merito al nuovo ruolo in seno alla società (ma la riuscita dell’operazione Inzaghi potrebbe essere indicativa in tal senso), si pensa ad altri ritorni illustri in casa rossonera. Billy Costacurta potrebbe rientrare come club manager, mentre a Milanello si potrebbe rivedere Daniele Tognaccini, già responsabile di Milan Lab, insieme al dottor Rodolfo Tavana, storico medico sociale rossonero oltre a Shad Forsythe, attualmente all’Arsenal ma già stato in segreto a Casa Milan, e che dovrebbe ricoprire il ruolo di coordinatore dei preparatori atletici.
Fonte: Sportmediaset
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