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Sfida Napoli-Juventus per il colombiano Muriel

Oltre Muriel, piace Pereyra che è un tutto fare del centrocampo friulano

Ieri, oggi e domani: è Napoli-Juventus sempre e a oltranza, è un braccio di ferro a tutto campo ed anche al di fuori, sono destini che si incrociano ovunque, persino nel mercato. Ieri, oggi e domani: perché tutto torna, persino qualche antico desiderio e mentre i sospiri si trasformano in voci e poi in chiacchiericcio ed infine in un’eco accattivante, è già il momento di far sul serio, di cominciare a trasformare le proprie idee.

RIECCOLO – Ieri, oggi: ma per domani Luis Muriel (22) diviene personaggio sul quale concentrarsi e per un talento dal quale Guidolin sta ottenendo risultati esaltanti, è inevitabile che ci sia ressa. L’universo bianconero (però quello friulano) è stato sistematicamente frequentato dal Napoli, che ha attinto negli anni: Quagliarella e Inler di recente; a gennaio Armero; e in passato una serie di scambi facilitati dalla stima che caratterizza il rapporto tra Pozzo e De Laurentiis, già sintonizzati su quel colombiano dal gol facile e dal carattere vivace. Il Napoli, un anno fa, chiese: ne riparliamo. E stavolta potrebbe accadere ancora, perché quel bomber ha il profilo ideale per rientrare nel «progetto»: ha un’età invitante, ha potenzialità enormi, ha quel che serve per maturare tra il san Paolo e Castelvolturno. E poi ha anche la Juventus che s’è mostrata interessata. 
MADE IN FRIULI – Siamo alle intuizioni, alle ipotesi da consolidare poi attraverso una serie di considerazioni: siamo lontani dall’epicentro di soluzioni che però nascono attraverso le riflessioni che, attualmente, affiancano Napoli e Juventus a Luis Muriel, con «l’orgoglio per quest’attenzione» che viene confessato dall’entourage che cura gli interessi dell’attaccante. Ma il mercato è altro, chiaramente, e Udine diviene uno snodo o anche un terreno fertile nel quale attingere: Roberto Pereyra (22) jolly «vecchio stampo» di quella bottega costosa ma anche pregiata è seguito maniacalmente dagli 007 partenopei per scorgerne i margini di miglioramento, per valutarne le prospettive, per definirne i contorni d’un uomo che sa essere tutto – mediano, mezzala, interno o esterno – o può restare vago. Invece, l’uomo c’è e piace…. 
QUI SPAGNA – Ma il mercato concede pure ritorni di fiamma e chi in precedenza è stato (momentaneamente) accantonato, finisce per riemergere prepotentemente: estate 2012, mentre Gargano s’accingeva a passare all’Inter, il Napoli sondava la controfigura, studiava Gary Medel (26), un cileno assai vivace non solo nelle sue funzioni da interditore ma pure nel privato. Fu per questo che ad un certo punto si registrò la frenata, ma fu anche la possibilità di arrivare a Behrami che indusse la società a virare, a meditare, ad aspettare: un anno (circa) dopo, dalla Spagna rilanciano, perché a Siviglia sarebbero stati individuati «inviati speciali» del Napoli, particolarmente attenti a «studiare» Medel. Ieri, oggi, domani: non si getta mai niente. 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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