l’industriale Paolo Scudieri:
«Servono decisioni concrete e in breve tempo. Altrimenti…».
Altrimenti?
«Non dico altro ma sarebbe un vero peccato lasciarsi sfuggire l’occasione di portare in città un evento che prevede un milione di visitatori. E l’unico percorso possibile, sia chiaro, è quello del Lungomare», Scudieri è tra gli organizzatori della tappa napoletana della formula Indy. Lui, l’imprenditore con la passione per le auto, ci crede ed è già rammaricato del fatto che sia saltato l’appuntamento del 2013. Ora appuntamento per il 2014 per trovare la quadra e, stile Montecarlo, individuare un percorso agonistico in città.
Perché la scelta di Napoli?
«L’idea parte dall’attrattività dei nostri territori che, secondo noi, sono poco utilizzati. Prendi Montecarlo, non ha le attrazioni che hanno queste terre, eppure nei giorni a cavallo della tappa monegasca della Formula 1, si registra un’attenzione enorme. E Napoli ha uno scenario che piace all’estero, un luogo perfetto per poter svolgere una manifestazione straordinaria come questa. Senza contare cultura, bellezze naturali, enogastronomia: tutti fattori che spingerebbero gli appassionati a riversarsi qui».
Ma, a suo avviso, c’è un interessamento sostanziale delle istituzioni?
«C’è anche la disponibilità della Soprintendenza. Mi fa piacere: forse si comincia a comprendere la portata di un evento che in quella settimana porterà moltissimi spettatori».
Quanti? C’è già un calcolo?
«Supera il milione di persone, tra tecnici, addetti ai lavori e pubblico. Parliamo dell’unica tappa in Europa della formula Indy. L’interesse quindi è enorme».
Negli ultimi mesi Napoli ha già ospitato la Coppa America e la coppa Davis. Aiuta?
«Certamente ma qui la platea di spettatori sarebbe molto più ampia».
Epperò non c’è un impegno preciso e sembra che al sindaco non piaccia l’idea di usare il Lungomare per la competizione.
«Servono decisioni concrete per tempo per fare tutto quanto è necessario. Sul percorso l’idea rimane quello del Lungomare: abbiamo studiato tutto, dalle terrazze che ci sono per gli spettatori alle angolature delle riprese tv. Ed il break even dell’iniziativa è tarato su via Caracciolo, riviera di Chiaia, galleria della Vittoria. E’ la skyline più interessante con una panorama unico: vista sulle isole riconoscibile in tutto il mondo».
Uno scenario simile ci sarebbe anche a Bagnoli…
«Impossibile lì: due anni solo per fare tutte le strade. Dobbiamo insistere invece sino alla fine per questo tracciato altrimenti diventa tutto più complicato. Dobbiamo lavorare al meglio per offrire il meglio».
Anche perché si è già perso lo sbarco in Europa del 2013. Se ne parlerà l’anno successivo.
«Appunto, un vero peccato perdere un’altra volta l’occasione. Fortunatamente credo che il 2014 sia alla nostra portata e alla fine si capirà l’importanza dell’evento e la nevralgicità del percorso individuato sul Lungomare».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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