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Scouting Forum 2011: Napoli, che presenza!

Nell'evento in corso a Milano un'irruzione nello scouting del club partenopeo

Non ha scosso abbastanza l’attenzione dell’opinione pubblica calcistica, ma a Milano si è tenuto oggi un evento che ha un valore centrale a livello culturale per il mondo del calcio: lo Scouting Forum 2011. La manifestazione è stata organizzata da WYSCOUT, piattaforma utilizzata da tantissimi club in Europa e nel mondo, e numero uno nel settore dello scouting. Essa è la guida dei direttori sportivi; con qualche clic hai a disposizione scheda, video e tutti i dati sui calciatori di tutto il globo.

Quanto è cambiato il calcio; una volta c’erano le relazioni degli osservatori su cui costruivano i summit di presidenti e dirigenti, oggi invece si tenta di rendere lo scouting un meccanismo con delle regole e delle procedure ben precise. Il calcio non è una scienza esatta, ma lo scouting vuole avvicinarsi ad esserlo. Tra i forum con avvocati ed esposizioni dei sistemi più avanzati per studiare il calcio mondiale e la red lounge con tutti gli addetti ai lavori, si scrutano indiscrezioni di mercato ma si nota anche la straordinaria presenza del Napoli a quest’evento. La società partenopea è stata tra le prime a scommettere sulla trasformazione in atto, costruendo un reparto scouting, che ha impostato il mercato in modo molto diverso. Con il dg Pierpaolo Marino c’era un uomo solo al comando che raccoglieva tutta la rete di informazioni proveniente dagli osservatori e dai procuratori amici. Oggi, invece, tutto parte dalla banca dati di Marco Zunino, figura oscura ma centrale nelle strategie della società di De Laurentiis; il Napoli è l’unico club ad avere un database di proprietà, grazie al lavoro dell’uomo delle statistiche. Il suo database prevede 41 ruoli, suddivisi in base alle varie caratteristiche; per lui lo scouting deve cominciare ad essere una specializzazione autentica con delle scuole apposite. Le quarantuno posizioni in campo sono pensate per i tanti moduli e le varie esigenze tattiche di ogni allenatore; il Napoli, per arrivare a Fernandez e Ruiz, è partito da più di cento nomi. Lo spagnolo ha rappresentato la scelta finale tra i quattro nomi rimasti nel processo di scrematura; il club partenopeo, in virtù di questo lavoro, si pone nell’evento di oggi come una realtà in grado di essere da esempio non solo in Italia, ma anche in Europa e nel mondo. E’ stato emozionante notare il grande rispetto dei dirigenti del Gaziantespor, l’emozione del direttore generale del Montevideo Wanderers, dettato dalla straordinaria stagione del Matador in maglia azzurra; il lavoro di Micheli, Mantovani e Zunino. Apprezziamo l’innovazione, anche se nessun sistema è perfetto; il campo di gioco è un tappeto difficile da governare, lo dimostrano i flop di Sosa e Dumitru.

Il metodo del calciomercato partenopeo è quello ad imbuto; si parte da un identikit perfetto e poi si lavora per cercare di arrivarci quanto più vicino. Una volta individuate le varie risposte nella banca dati, Micheli, Mantovani e Bigon partono per monitorare i giocatori che interessano e poi s’imbastiscono le trattative. Si nota dialogando con i protagonisti che nel migliore dei casi il giocatore acquistato soddisfa alcune delle caratteristiche richieste; Ruiz per esempio finora ha soddisfatto, ma per corrispondere in toto alle esigenze di Mazzarri dovrebbe accrescere la sua rapidità d’esecuzione e nei movimenti in fase di marcatura.

Siamo ancora ad Aprile ma al Westin Palace in Piazza della Repubblica a Milano è già mercato; gli identikit del sistema ad imbuto sono già stati prodotti da tempo e i radar sono già accesi. Oltre al mediano dai piedi buoni, individuato da tempo in Inler (vedremo cosa succederà), si lavora per trovare un centrocampista completo: dinamico, piedi discreti e forte fisicamente. L’identikit su cui sono partiti i radar è veramente complicato: un giocatore alto come Yebda e che corra come Gargano…sperando che esista. Non ci si ferma solo all’Europa ed al Sudamerica, ma si guarda anche all’Africa, al Centro-America ed all’Asia, definita il futuro del mondo del pallone.

Il sogno degli uomini-scouting del club partenopeo è arrivare a portare tanta scientificità nel lavoro anche nel settore giovanile, uno degli argomenti centrali del summit di mercato tenutosi a Roma questa mattina. De Laurentiis sogna in pochi anni di realizzare l’Academy, sul modello dei club inglesi come il Manchester United.

Oltre alla carenza di strutture, c’è una mentalità da rifondare, tanta professionalità da imbastire in tecnici ed istruttori, e soprattutto la fabbrica del lucro sui giovani talenti da spezzare. “Un settore giovanile che prenda dei ragazzini e li faccia diventare uomini”- è questo il sogno del patron del Napoli.

Nei banchi del Westin Palace, comunque, si accenna già al mercato; non si muove granchè, tutto bolle ancora in pentola, però si scopre che il Villarreal guarda a Giovinco come alternativa a Rossi, nel caso in cui l’italoamericano vada al Barcellona. C’erano il ds dell’Udinese Larini, il dg del Cesena Minotti, quello del Brescia Nani, che si muove già per qualche cessione eccellente, come quella di Caracciolo. Il Genoa è sempre pronto a portarlo in maglia rossoblù. I motori del mercato si stanno per scaldare, in estate ne vedremo delle belle…

 

Dal nostro inviato allo “Scouting Forum 2011” Ciro Troise

 

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