Intervenuto al quotidiano ceco isports.blesk.cz, Pavel Paska, agente di Patrick Schick, ha fatto il punto sul centravanti della Sampdoria. Ecco le sue parole:
“Nonostate i risultati del test, la Juventus avrebbe voluto chiudere l’affare, era una cosa accettabile per loro”.
Cosa è successo dopo le visite mediche?
“Patrik ha iniziato la stagione a fine luglio con lo Sparta Praga, poi è andato alla Sampdoria. Ha giocato per un anno intero, tranne una pausa di 8 giorni. Poi ha avuto un po’ di dolore al petto e ha giocato tre gare impegnative all’Europeo di categoria. È arrivato a 44 partite in stagione”.
Da lì sono nati i problemi?
“Sì, il gran lavoro associato allo stresso si è riflesso nei risultati. Ha avuto una specie di infiammazione al cuore. I dottori erano d’accordo sul fatto che non fosse niente di serio, solo un sovraccarico del corpo. In Italia, il cardiologo ha detto che non gli piaceva”.
E la Juventus si è tirata indietro.
“Beh, in realtà no. Sono stati interpretati male. E nonostante i risultati avrebbero voluto chiudere comunque l’operazione, era una cosa accettabile per loro. D’altra parte, è una cosa che capita a tanti atleti”.
I problemi cardiaci sono una novità?
“Sì, nulla di tutto questo era mai successo. Prima del trasferimento alla Sampdoria l’esito delle visite mediche era stato del tutto pulito. È solo un problema di fatica. Ho visto Patrik troppo carico e stanco. Per questo ho detto a Sampdoria e Juventus di fargli prendere una vacanza di cinque settimane. Quando tornerà, farà le visite mediche e vedremo come procede”.
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