Ma lei è di destra o di sinistra? La domanda rinasce spontanea nel cunicoli del mercato, nel sottoscala degli alberghi, nei corridoi che sbuffano aria condizionata a palla, nell’analisi del futuro d’un Napoli che (progettualmente) un poco svolta e un poco no, restando solidamente aggrappato a se stesso e alle idee e però cominciando a deambulare di qua e di là: 3-4-2-1 o come diavolo vi pare, ma l’epicentro dei pensieri – e pure della manovra, piaccia o no, è sulle fasce, in quella zona del campo che parecchi ritengono defilata e che invece Mazzarri sistema in cima ai propri pensieri. La regia «esterna», lo racconta il passato, è sulle corsie, la spina sistemata nel fianco degli avversari, le colle in cui andarsi ad intrufolare dopo aver spostato l’avversario con il palleggio, l’angolo in cui chiudere il «nemico» con la superiosità numerica per infine concedere all’attaccante la possibilità del tap in. E allora, lui è di destra e di sinistra, e quindi polivalente, come Ezequiel Schelotto, 23 anni, la new entry d’una estate che va attraversata con freschezza, quasi con disincanto, aspettando il momento buono. Magari anche per Valon Behrami, 27 anni, esterno-mediano della Fiorentina: è un altro possibile obiettivo azzurro.
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