Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, è intervenuto ai microfoni di Si Gonfia la Rete in onda sulle frequenze di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Sulla sfida con il Napoli di sabato sera? Sarà una grande partita. Veniamo a Napoli a giocarcela contro una squadra fortissima. Il Napoli è una gran bella realtà, anche un pareggio non sarebbe mica male. Vincerà il migliore. Non regaliamo niente a nessuno, vinca il migliore. Noi siamo una squadra di giovani. Sarri andava a scuola da Giampaolo, a volte l’alunno supera il maestro. Scambio Gabbiadini-Muriel? Voci da fantacalcio. Il Napoli ha preso Pavoletti, credo basti al Napoli. Gabbiadini è un profilo che forse Sarri non vede, ma è un gran giocatore. Se il Napoli me lo vuol ridare me lo riprendo volentieri. Muriel? Pagare moneta vedere cammello. Non è in vendita. I calciatori dobbiamo comprarli là dove c’è voglia, fame di emergere. La Next Generation Sampdoria? In vari contesti abbiamo creato delle realtà di collaborazione, un network collaborativo per il futuro. Tutti i ragazzini devono avere la possibilità di vestire la maglia della Sampdoria, e se sono bravi possono arrivare un futuro a vestire la maglia della Samp in A. Abbiamo la Next Generation a Capri, ne abbiamo una vicino Napoli ma sul tutto territorio italiano. Non è normale avere stadi come li abbiamo noi, anche a Napoli non è normale. Non si tratta di politica o di sindaci, bisogna fare riunioni serie tra governo e sindaci. Bisogna rilanciare gli stadi italiani. In Inghilterra i tifosi sono freddi ma gli stadi sono sempre pieni. Uno stadio di proprietà dà tanti punti in più. Non ne possiamo più della tessera del tifoso, basta parlare di violenza. Così le famiglie non vanno più allo stadio. Bisogna fare stadi organizzati. Andare in trasferta è diventata un’impresa, la sicurezza va bene. Basta con la Legge Maroni, basta con la Tessera del tifoso. Bisogna riaprire le trasferte, dare la possibilità e la licenza agli steward di far rispettare le regole mettendo in celle di sicurezza eventuali tifosi facinorosi. Sulla sicurezza siamo i primi nel mondo, ma se vogliamo far cessare la violenza degli stadio dobbiamo anche proteggere gli steward e dargli più possibilità. Oggi a che servono? Non c’è un impianto organizzativo e legislativo che gli dia potere e autorità.”
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