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Salvatore Bocchetti: “Il Napoli è nel mio cuore: se De Laurentiis chiama mi precipito”

Salvatore Bocchetti è allo Spartak, ma sogna di giocare nella sua città: «Non potrei dire no» «Napoli, se mi chiami corro da te» Salvatore Bocchetti, 26enne difensore dello Spartak Mosca, passeggia sul lungomare di via Partenope, in compagnia del fratello e di due amici, poi si siede ai tavoli del ristorante “Antonio e Antonio” e guarda il mare…. «Stupenda, meravigliosa, incantevole – confessa il ragazzo di Secondigliano, che dal 2010 “parla” russo – Purtroppo non posso godermi la mia Napoli, anche se devo dire che a Mosca mi sono ambientato benissimo. Il freddo, la neve? Sì, due mesi all’anno, poi è una città in cui si vive tranquillamente senza problemi». È un messaggio chiaro indirizzato al presidente De Laurentiis, firmato Salvatore Bocchetti, “scugnizzo” doc, che spopola in Russia, ma sogna sempre Napoli. Lui però ha un “problema” non da poco, che è l’ingaggio. Ma non si esclude che il Napoli possa avere bisogno di rinforzi sulle fasce, e quindi perché no un pensiero a Bocchetti? Ma se dovesse arrivare una telefonata di De Laurentiis? «Come farei a non rispondere. Sono il primo tifoso del Napoli, subito dopo ho il Genoa nel cuore, e seguo quotidianamente le vicende azzurre. Anche attraverso il sito del “Romaonline”. Resta sempre il mio sogno quello di giocare nella squadra della mia città. Sin da quando giocavo nelle giovanili della Scuola Calcio Camaldoli del presidente Di Marino. Avevo 15 anni, ma fui segnalato all’Ascoli piuttosto che al Napoli. Poi il Lanciano, il Genoa, la Nazionale, il trasferimento al Rubin Kazan e da gennaio scorso allo Spartak Mosca». Quarto posto in classifica e accesso alla Europa League… «Potevamo fare anche meglio, ma è stato importante restare in Europa. Personalmente ho disputato un ottimo campionato, affianco a grossi campioni». Un nome da segnalare al presidente del Napoli? «Certamente l’irlandese Alden Mcgeady, un esterno destro di 26 anni che nel campionato italiano farebbe subito faville, meglio ancora se dovesse giocare nel Napoli di Benitez». Benitez è un tecnico conosciuto in Russia? «Non solo conosciuto, ma stimato tantissimo. Come del resto lo è Mazzarri. Ma il Napoli se ha perso un allenatore che aveva creato un gruppo vincente, ha certamente trovato un mister che in campo internazionale ha una esperienza e un prestigio riconosciuti da tutti. Da tifoso spero che dia subito il tocco decisivo per riportare lo scudetto nella mia città ». Con Cavani? «Ovviamente. Il Matador è un bomber che oggi qualsiasi club vorrebbe nel proprio organico. I suoi gol parlano chiaro. E Benitez non deve farne a meno».

 

Fonte: Roma

 

La Redazione

L.D.M.

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