El Torero più El Matador, un’accoppiata intonata. Magari, ma forse il più è un meno, oppure un più o meno. Beh, a parte i giochi di parole, sta di fatto che pure Mario Gomez è finito nel calderone di un mercato già partito, impennando, senza l’ufficialità. Dove si trova di tutto, ed anche il suo contrario. Gomez, conosciuto (anche lui) come Super Mario è il nuovo nome (fra i tanti) di quel Benitez che, ancor prima di mettere piede a Napoli, si sarebbe portato assai avanti col lavoro, sparando consigli per gli acquisti a raffica. Ma, si sa, questo incessante fantasticare, parte soprattutto dal fremente immaginario collettivo. Probabilmente il buon Rafa avrà appena cominciato a dialogare con la dirigenza, dando soltanto le prime indicazioni. Possibilmente, facendo pure qualche nome, forse quello del tedesco.
LE NEWS – In principio era la Bild quattro giorni fa: “Mario Gomez verso il Napoli” spiegando che c’erano stati sostanziosi contatti fra l’entourage del calciatore ed intermediari, sino a sbilanciarsi anche sulla durata del contratto: tre anni, costo iniziale 20 milioni. Come se fosse cosa fatta, oppure per mettere fretta a qualcun altro (leggi Fiorentina). Ma poi: «Non c’è nessuna trattativa in corso col Napoli, né alcuna discussione con la Fiorentina. Nei prossimi quattro giorni la sua direzione sarà chiara» . Ciò secondo il procuratore Uli Ferber, nella successiva intervista rilasciata allo Stuttgarten Zeitung. Probabilmente dichiarazioni di circostanza: è normale che il suo agente provi a giocare al rialzo dopo lo storico Triplete e le 113 reti in 174 partite col Bayern.
LUI CHI E’ – E’ sicuramente un bomber con i controfiocchi. Naturale che possa incontrare il favore di Benitez, come di tanti altri top-coach di top-club. Mario Gomez è un attaccante moderno e completo: forte fisicamente, riesce ad attaccare gli spazi come pochi. Una sua grande caratteristica è quella di riuscire a smarcarsi senza fatica, tant’è vero che spesso si ritrova servito, solo davanti al portiere (cosa che il gioco di Rafa incentiva). E’ inoltre è dotato di una ottima tecnica (basti pensare alla tripletta siglata in Champions contro il Napoli, ma De Sanctis gli parò un rigore) e di un colpo di testa pressoché devastante. Qualcuno potrebbe pensare che le sue reti siano figlie del bel gioco del Super-Bayern targato Heynckes, di Robben e Ribery, ma Mario Gomez ha sempre saputo come fare gol, di riffe o di raffe, e alla fine questo è ciò che conta per un bomber. Ma anche per un tecnico e per i tifosi.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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