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Per prendere Skrtel serve uno sforzo

Per il centrocampo piace sempre Medel del Siviglia

Si parte dal basso: però per arrivare il più in alto possibile, a contatto con Madame e con il Diavolo, in una sfida da (ri)lanciare attraverso le idee e il progetto, puntando sulla continuità, sulla solidità d’una squadra che ha già dato tanto e altrettanto può offrire. Si parte dalla difesa, ora che Armero è assai vicino, a una telefonata o giù di lì: e si procede per gradi, aspettando sulla riva del fiume che qualcuno risponda, che dopo aver lanciato gli ami ci siano abboccamenti o almeno risposte meno evasive: un sì, un no, persino un ni per capire cosa potrebbe riservare il futuro.

OH YES – E quindi si ricomincia dalla difesa, al metro e novantuno di Martin Skrtel (28), il gigante ritenuto buono per sistemare autorevolmente (e definitivamente) un settore plasmato a misura di Mazzarri. Il vento dell’Est soffia con dolcezza, carezze sulla pelle che ignorano le pubbliche e inevitabili controindicazioni per l’uso: Skrtel piace, eccome, e nel listone della spesa del Napoli continua a occupare il primissimo posto. Ma il mercato vuole altro, soprattutto riscontri concreti, che vadano al di là dei messaggi subliminali spediti e arrivati a destinazione da un bel po’. I fatti separati da ogni opinione raccontano di un approccio convinto attraverso agenti internazionali che operano tra l’Italia e l’Inghilterra e la missione esplorativa è servita per render noto a chi di dovere che per Skrtel c’è interesse autentico ma pure per svelare l’entità della spesa: dodici milioni di euro da ricoscere al Liverpool e un quinquennale «sontuoso» per lo slovacco, ben oltre i due milioni stagionali. Un botto, insomma, e pure fragoroso, che ha indotto alla riflessione sul costo dei cosiddetti top player, che hanno un loro elevato profilo economico. Il rispetto del fair play finanziario resta la priorità assoluta ma l’ombra di Skrtel continua ad aleggiare intorno a Castelvolturno, in attesa degli eventi. La crisi è reale ma a sentire certe valutazioni sembra quasi virtuale: pure per l’uruguaiano Diego Godin (26) l’Atletico Madrid reclama sacrosanta attenzione, quella già avanzata per Joao Miranda de Souza Filho (28), il brasiliano afferrato al volo a scadenza di contratto e ora considerato un pezzo da novanta o, meglio ancora, da dieci milioni di euro. L’elenco è nutrito, comprende Mehd Benatia (25) eventualmente compreso nel pacchetto-Udinese, e dunque in condizione di scalare le gerachie attuali nei gusti di De Laurentiis, Mazzarri e Bigon.
OH SUD AMERICA – Il piano tecnico tattico allestito nella riunione del 30 maggio non è variato e (per il momento), in attacco il Napoli rimane com’è: Cavani, Pandev, Insigne e Vargas, con Hamsik che va considerato una pedina offensiva per il 3-4-2-1; e allora, occhi spalancati sul centrocampista, un interditore con piedi intelligenti, una figura di spessore caratteriale da affiancare a Inler, soprattutto nel caso Gargano dovesse partire. Il futuro è un’incognita ma la certezza è l’epicentro delle considerazioni, rappresentato dal destino dell’uruguaiano: dovesse restare, il Napoli potrebbe decidere di desistere o anche di puntare su un profilo diverso di calciatore; nel caso di addio, invece, Gary Medel (25) finirebbe per avere molte possibilità di far le valigie per raggiungere il suo amico Vargas. Il desiderio di arrivare al Pitbull non s’è raffreddata dinnanzi alla complessa situazione contrattuale: una metà è del Siviglia, un’altra di alcuni imprenditori argentini; la terza via, quella salvifica, lo potrebbe condurre al San Paolo, a Fuorigrotta, ma solo a ragionevoli condizioni economiche.
BYE BYE – Poi ci saranno anche le partenze, indiscutibilmente necessarie per assottigliare l’organico, per risparmiare qualche ingaggio, per consentire ai giovani di mettersi in mostra: Jacopo Dezi (20), centrocampista acquistato dal Giulianova, è di fatto stato girato al Barletta, che l’ha richiesto attraverso il proprio manager, Pavone, lo stesso che due anni fa puntò su Insigne per portarselo alla Cavese. Vuoi vedere che…
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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