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Per l’attacco il Napoli segue Immobile e Leandro Damiao

Per il centrocampo Obiang e Nainggolan fanno gola a Mazzarri

La saracinesca è abbassata, ma al mercato si lavora sempre: d’estate e d’inverno, d’autunno e in primavera, in Italia o anche all’estero, dal vivo o in differita, sorbendosi un oceano di dvd, in prima persona o attraverso gli osservatori, le «spie», gli 007 o come diavolo vi piace chiamarli. E quando poi ti capita Napoli-Sampdoria, hai un po’ di lavoro che ti arriva in casa: così eviti d’andare in giro o di mandarci qualcuno, per osservare quell’Obiang. Ma poi se al giovedì c’è l’Europa League e alla domenica il campionato, a quel punto nel bel mezzo puoi sempre infilare un summit al quale prendono parte tutti: Bigon, il diesse, e Micheli, il ministro per gli Esteri, e Mantovani e Zunino, gli altri componenti dello staff operativo, e Santoro, lo scopritore degli Insigne e un bel po’ di giovanotti che ora divertono in Primavera. Parlare conviene, nel chiuso delle stanze di Castelvolturno, confrontadosi su quello che è stato notato e su quello che può essere progettato per il semestre che verrà, quando si ripartiranno le danze. 

NEL BLUCERCHIATO – Il ragazzo ci sa fare, diamine: se ne accorsero un anno fa, ne hanno avuto la conferma di recente, quando la Genova doriana è diventata mèta degli «inviati» azzurri, desiderosi d’assumere informazioni su Icardi e poi colpiti ancora da Pedro Obiang (21), centrocampista fisico e pure tecnico, per il quale un bel giorno si spese anche Mazzarri, in genere restio. « Bravo è bravo ed anche tanto».  Lo staff azzurro sta lavorando anche per Obiang della Samp (Mazzarri dixit: «E’ bravo») Vietto del Racing Avellaneda e Nainggolan del Cagliari di rendimento, la capacità di essere autorevole, le prospettive da annusare. Obiang è un nome per la zona nevralgica, quella nella quale s’interverrà con certezza, pur avendo quel Radosevic (19) che a Viareggio ha già impressionato e che ha bisogno dei suoi tempi per crescere e per imparare. 
SULL’ISOLA – Segni particolari: un mediano. Che abbia una vita alle spalle da interditore e però anche da ispiratore, che sappia essere da «bosco o da riviera» direbbero in Toscana; che non sia un regista classico, no, perché al tecnico non piacciono quelli così, ma che sappia gestire i tempi, i rilanci, le ripartenze, faccia filtro, abbia presenza. Insomma, Radja Nainggolan (25), sul quale le attenzioni si sono sprecate e pure un’offerta: quindici milioni di euro per lui e per Astori, ai quali Cellino disse no. 
IN SUD AMERICA – Ma per diventare sempre più star, servono stelle: Leandro Damiao (23) è un ragazzino che pesa, e quanto, e sul quale ci sono indicazioni precise. Bisognerà aspettarsi una richiesta dell’Internacional di Porto Alegre da far tremare il polso, che però al Napoli non manca. Altrimenti, non è poi necessario spingersi sino in Brasile – o magari in Argentina, dove gioca Vietto (20) con il Racing Avellaneda – perché a De Laurentiis, a Bigon, a Mazzarri è sempre piaciuto Ciro Immobile (23), in comproprietà tra Genoa e Juventus. Ma con Preziosi i rapporti sono cordiali e con la «Vecchia Signora» si è già trattato… L’estate poi verrà. 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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