Destro o sinistro pari sono: purché siano carichi di autorevolezza, capacità di lettura, senso geometrico e, visto che non guasta, che sappiano pure magari segnare. L’identikit è fatto, la scelta non ancora: ma il tempo non manca, la scrematura è stata avviata e serviranno soltanto un paio di giorni – quanto serve per riuscire ad elaborare la delusione – per lanciarsi nel futuro, nel dopo-Cannavaro.
LUI CHI E’ – I dirigenti e gli allenatori e i manager seguono percorsi differenti da quelli degli umani, perché le esigenze sono spesso più ampie: il centrale da rimediare nella tornata invernale deve avere una serie di caratteristiche da utilizzare poi anche più in là, quando Paolo Cannavaro tornerà ad essere il punto di riferimento del Napoli. E l’investimento, dunque, richiede attenzione elevatissima, per non rischiare di ritrovarsi con un carico di euro sprecati. Il «listone» della spesa è conservato nei block notes di Castelvolturno o nei data base nei quali sono stati riversate le varie relazioni: intanto, per cominciare, se fosse pure italiano…O che almeno sia in Italia da un po’…
IL SEGNO DI ZAC – La new entry, in questa top five, è Cristian Zaccardo (31 domani) che certo non ha l’età in linea con il profilo societario ma che sa stare bene a destra, può consentire a Fernandez di giocare centrale offrendogli sicurezze e, a seguire, può garantire la continuità nella stagione che verrà, quando Campagnaro, si trasferirà nella Milano nerazzurra. Certo, non ha i cromosomi del regista difensivo, il calcio lungo per scavalcare il centrocampo, la semplicità nella distribuzione della manovra, però si sposa con quanto in dotazione. E poi, in fase offensiva, annusa pure la porta avversaria. In teoria, una piccola deroga su quanto sopra; in pratica, un altro corazziere.
IL PALIO DI… – Tra gli uomini monitorati c’è Luis Carlo Novo, in arte Neto (24), lui sì giovane, lui sì centrale, lui sì costoso: e poi, quando tornerà Cannavaro? Però l’idea resta, nonostante le riflessioni del caso: ma prima di sedersi al tavolo, meglio cercare di intuire i margini di intervento economico dell’operazione. Sul calciatore si è però fiondata anche la Juve.
MADE IN FRIULI – Altrimenti, resta la pista friulana, quella che conduce in una delle botteghe più care del nostro calcio: ma i rapporti tra De Laurentiis e Pozzo sono fraterni e l’unica controindicazione su Benatia (26 ad aprile) è la necessità di dover partecipare alla coppa d’Africa. Acquistare un rinforzo, per quanto bravo, da poter sfruttare solo da febbraio, non sembra stimolare il Napoli; che semmai si sarebbe interessato a Danilo (29 a maggio) per il quale però l’Anzhi ha presentato un’offerta sontuosa.
L’ANGELO GABRIEL – In principio, fu (anche) Paletta (27 a febbraio), il fisico che Mazzarri vuole là dietro, il centrale solido, colpitore di testa (e non guasta) di posizione. Solo che a Parma chiedono praticamente la luna e quella cifra (giallo)blu ha distolto l’attenzione del Napoli. Poi, chissà, al mercato succede di tutto…
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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