Il nuovo che avanza è ovunque, in Italia e chiaramente all’Estero (preferibilmente Sud America), e in un anno da girovaghi, con tappe sparse nell’Universo calcio, il Napoli ha riempito taccuini e data base da svuotare un po’ alla volta, dopo rigorosa selezione. La meglio gioventù va studiata con dosi massicce di relazioni e ce n’è per tutti i gusti, in quei tomi in cui gli 007 hanno riversato le personalissime sensazioni: difensori, centrocampisti, attaccanti, comunque un’onda verde dalla quale lasciarsi rinfrescare senza però esserne travolgere: perché il mercato è analisi, non necessariamente affari da chiudere; è ricerca, eventualmente (a test ultimati) da completare.
DIFESA – Antonio Mladic ha diciannove anni è un futuro dinnanzi a sé: nella prosperosa scuola dell’Hajduk sta crescendo con autorevolezza e, tra le pieghe dell’affare Radosevic, il Napoli s’è portato avanti, gettando le basi per un accordo. C’è un’opzione morale, qualcosa che somigli molto ad una stretta di mano: non un impegno autentico, ma una promessa. Se ne riparlerà in estate. Mattia Perin, venti anni nello scorso novembre, resta tra i possibili giovanotti da coccolare alle spalle di uomini di accertata esperienza: l’idea è rimasta lì, nonostante le recenti panchine del portiere (proprietà Genoa) con il Pescara. I ritrovati rapporti con Preziosi potrebbe agevolare, stavolta, il dialogo, però pure in questo caso serviranno ulteriori indicazioni.
CENTROCAMPO – L’Argentina è la terra promessa e laggiù il Napoli sa come pescare e dove pescare: lo dice la Storia – rappresentata da Diego – lo confermano anche recenti investimenti, alcuni felici e altri meno redditizi, però comunque testimonianza d’una preferenza. Nel Racing Avellaneda non c’è solo Centurion (20), l’esterno destro a cui Bigon aveva messo gli occhi addosso: Bruno Zuculini (20) è un mediano dai piedi buoni, dal dinamismo eccellente e da una personalità spiccata. Resta sotto la lente d’ingrandimento degli osservatori del Napoli, che intanto hanno assunto informazioni pure su Ezequiel Cirigliano (21) del River Plate. In Italia, ha avuto occasioni per mettersi in mostra Alessandro De Vitis (21) che professionalmente vive a Padova, guarda un po’ la città di Riccardo Bigon: il centrocampista di regia – figlio d’arte: suo padre, Totò, ne ha fatti di gol da queste parti, negli anni ’80, con il Campania e la Salernitana! – ha avuto una stagione altalenante, come la sua squadra. Ha mezzi tecnici e verrà guardato ancora.
ATTACCO – Il Napoli s’è lasciato incantare da Simone Zaza (22), una caterva di reti con l’Ascoli e una sfilza di corteggiatrici che telefonano alla Sampdoria, la casa-madre dalla quale si staccherà nel giugno 2014, quando gli scadrà il contratto: Bigon è andato a vederlo di persona poi, come strategia, ha mandato gli uomini dello staff. Non una perplessità: ma c’è anche la Juventus che preme, però la sfida è lanciatissima. Sempre con Madame – stavolta un filino avanti – è braccio di ferro per Domenico Berardi (18) del Sassuolo, un genietto che merita. Il giro in Argentina ha trascinato sulle orme di Luciano Vietto (20) pure lui al Racing: prove esaltanti si sono alternate ad altre impalpabili. Con i ragazzi è così: bisogna attendere.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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