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Cavani ed il giro d’attaccanti, può esserci un effetto domino

Bayern Monaco e Real Madrid pronte per il blitz sul "Matador"

Per capire cosa rappresenti Cristiano Ronaldo per il Real Madrid bisogna solo ricordare quella clausola rescissoria che scritta così diventa inevitabilmente “vuota”, nella realtà, ma che ha un valore simbolico immenso. Ve la scriviamo a numeri, perché fa più effetto, e poi vi risparmiamo lo sforzo di contare gli zeri: 1000000000 di euro, sì, un miliardo di euro. Chiaro che nel momento in cui la storia dovesse finire si ragionerebbe su altre cifre, ma i 90 milioni indicati nella nostra valutazione sono verosimilmente una cifra da cui ci si discosterebbe poco. E’ chiaro che il punto focale del mercato estivo internazionale che verrà è questo. E il fatto che solo si sia cominciato a parlare di un’ipotesi finora impensabile, la separazione tra CR7 e il Real, significa che qualcosa potrebbe accadere. Si è iniziato dal volto triste dall’asso portoghese: primi segnali di malumori da interpretare. E li ha interpretati, eccome il Psg: ammiccamenti, avvicinamenti, il discorso Mourinho che prende piede e sollecita l’idea del doppio colpo. Non una suggestione, a Parigi sotto traccia ci si lavora realmente. Ma se davvero tra Cristiano Ronaldo e il Real dovesse finire, occhio al clamoroso ritorno al Manchester United. Per i bookmaker inglesi è la soluzione più probabile (la pagano a 2,75, Parigi è data a 5). L’indicazione però non è per giugno: è per il futuro. A giugno lo United è pagato 7 volte la scommessa. «Il mio futuro? Il Manchester United è un grande club, i tifosi sono fantastici. Non si può mai sapere»

LE CONTROMOSSE DI FLORENTINO – E il Real? Beh, a guardare non sta. Nel cassetto, ma da prima delle turbe di CR7, c’è Radamel Falcao, che è già a Madrid, ma sponda Atletico: dal punto di vista ambientale questo complica le cose, ma non le rende impossibili, stando a quanto ha fatto capire lo stesso Florentino Perez, che sulla vicenda è stato anche abbastanza esplicito (in positivo). Gli hanno fatto firmare una clausola rescissoria da 60 milioni (ce ne sono altri 12 di tasse sopra): ma il Real sa bene che nella corsa a Falcao non sarà mai solo. C’è il Chelsea che si sta muovendo e gli uomini di Abramovich sono molto attivi sia sul fronte allenatore che per potenziare la squadra. Più dietro il City. L’altro grande obiettivo su cui il Real sta ragionando è Cavani. Le illazioni sulla vita privata hanno infastidito molto l’uruguaiano, che non ha mai amato (per non dire peggio, non sopporta proprio) intrusioni extra-calcistiche. Il presidente De Laurentiis ha detto che Edi resta, lui ha rimandato la palla al presidente. Insomma, da un momento complicato – che esulava comunque dai rapporti stretti Cavani-Napoli – è arrivata una sorta di nuova blindatura. Il City la scorsa estate era arrivato a fare un’offerta importante per Edi, non quella fissata da De Laurentiis con la clausola da 63 milioni. Tornerà. La posizione del presidente del Napoli è chiara. Certo, se arriva chi è disposto a fare una pazzia bisogna parlarne. E attenzione anche al Bayern di Guardiola, spettatore molto interessato. 
BLAUGRANA E QUESTIONE ZLATAN – Cominciamo con il dire che il quadro riferito al Real Madrid si completa con la situazione riferita a Zlatan Ibrahimovic. C’è aria di mal di pancia, frizioni con l’ambiente. Nedved manda segnali, John Elkann frena… E’ iniziato un balletto? Questo andrà verificato con calma Raiola su un possibile ritorno del suo assistito in Italia ha detto: «Non si può escludere, ma nessuno lo ha chiesto e lui non vuole andare via». La sensazione è che resterà dove è, ma bisogna stare attenti a Ibra.  Oltre a un ritorno in Italia ci sarebbe la scommessa Real, molto stimolante: dopo essere stato al Barça, dove la scintilla non è scoccata, sarebbe stimolante e graffiante come aver vestito le due maglie di Milano. Oppure lo sbarco in Premier League: Chelsea o City. In tutto questo, una quasi certezza c’è: e riguarda Neymar al Barcellona. Un appuntamento con il destino: alla stella del Santos il contratto scadrà nel 2014, il Barça andrà alla carica nella prossima estate. Sembra tutto scritto. Solo il Bayern può guastare la festa: ma sembra tardi. 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.

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