Quaranta, cinquanta, sessantatré. Boom. La clausola di Cavani: se il Chelsea vuole – quando vuole – se lo porta via. Avvicinarsi alla clausola significa pensarci, come minimo. E cosa volete che siano sette-otto milioni di differenza? Dice il saggio: speriamo che Cavani resti a Napoli. Risponde il furbo: ma se non dovesse essere al cento per cento delle motivazioni, sarebbe meglio lasciarlo andare. Soprattutto se Rafa (Benitez) avesse immediatamente Edin (Dzeko) suo, il prescelto. Ci sarebbe una strada per non chiedere a ogni costo tutti i soldi della clausola, inserire una contropartita molto gradita a Rafa. Una settimana fa vi ho parlato di Ramires: in realtà ci hanno provato, ma sono stati respinti al mittente. Zio Josè, che poi sarebbe Special One, ha mandato a dire che il ragazzo gli serve per la sua duttilità e per la sua abilità negli inserimenti. Appurato che David Luiz non si tocca (ma le offerte non mancheranno) e che Torres non viene preso in considerazione, ci sarebbe un tizio che a Benitez andrebbe benone: Mata. Vediamo. Trenta più Mata non sarebbe male. Però Mata è un altro asso di briscola. Con un po’ meno di quei trenta milioni porteresti a casa Dzeko, il resto mancia. Certo, poi mi accorgo che il tifoso del Napoli (giustamente) spera che El Matador resti. E magari un po’ mi pento, piacevolmente torturato dai primi 25 gradi – o giù di lì – della stagione. Ma poi non mi pento più: mica l’ho inserita io, quella clausola… La clausola è fatta apposta per indurre in tentazione chi ha il grano e tante belle contropartite tecniche. Oggi avanza il Chelsea, ma occhio al Real che comunque è segnalato da tempo su Suarez.
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