Da fantamercato a voce, da voce a idea, da idea a trattativa. Lo scambio tra Inter e Milan operato con i due ex-gemelli Pazzini e Cassano sta diventando qualcosa di possibile, qualcosa di cui le due società proveranno a parlare. I dubbi tecnici, da una parte e dall’altra, non sussisterebbero, nemmeno da parte di Stramaccioni che è un grande estimatore di Fantantonio. Il problema, semmai, è la costruzione economica di un accordo che soddisfi tutti.
Pazzini e Cassano, come si ricorderà, si mossero dalla Sampdoria nelle due diverse direzioni milanesi nel gennaio 2011. Il centravanti fu acquistato da Moratti per circa 18 milioni di euro, mentre il barese, reduce dalla lite con Garrone e dall’esclusione dall’organico della Sampdoria, costò al Milan poco più di 3 milioni, parte dei 5 complessivamente sborsati nella complessa operazione economica che dovette soddisfare il club genovese e il Real Madrid, che vantava un credito in caso di cessione da parte della Samp. Pazzini viene attualmente valutato 12 milioni dall’Inter e Cassano, chiaramente, non è certo un giocatore da 3 milioni di euro: rossoneri e nerazzurri devono capire se valutare alla pari i due giocatori (12 milioni appunto) e il Milan cercare quei pochi milioni di conguaglio (potrebbero essere 3 o 4) che consentirebbero sia all’Inter e comunque alla stessa società rossonera (che può detrarre a bilancio la cifra spesa dai circa 10 milioni di saldo attivo su Cassano) di realizzare una plusvalenza.
Per quanto riguarda gli ingaggi, nodi più lievi: Cassano ha ancora due anni di contratto a 3 milioni a stagione, Pazzini tre a 2,5. Differenze non clamorose che magari il Milan sottolineerà più che altro per ottenere un ulteriore sconto sul conguaglio da girare ai dirimpettai. Ipotesi, teorie: da lunedì, con in campo anche gli agenti Beppe Bozzo (Cassano) e Tullio Tinti (Pazzini) le riunioni che serviranno a capire se la grande storia del mercato milaninterista si arricchirà di un nuovo capitolo.
Fonte: sportmediaset.it
La Redazione
A.S.
