Ventiquattr’ore nel cuore del mercato: Beppe Marotta ha imboccato lunedì sera la A4, dopo la conferenza stampa di Antonio Conte e del presidente Andrea Agnelli, ed è rincasato soltanto ieri notte. Ventiquattr’ore a Milano, però lontano dalle rotte abituali: niente pranzo di lavoro da Giannino, niente trattative sui divanetti dell’Hilton.
CONTROPARTITE – Martedì sera, insieme con il coordinatore dell’area tecnica Fabio Paratici, ha approfondito la trattativa per Kwadwo Asamoah con Fabrizio Larini, ds dell’Udinese. Già in mattinata, a margine del consiglio di Lega, c’era stato un incontro con il patron Gino Pozzo e il vicepresidente Stefano Campoccia. In via Rosellini c’era anche Claudio Vagheggi, manager del ghanese. L’Udinese insiste su una valutazione di 18 millioni, che la Juventus giudica eccessiva: difficile immaginare un’intesa in tempi brevi, però in corso Galileo Ferraris si respira ottimismo. Molto dipenderà anche dalle contropartite tecniche: dopo Luca Marrone (che Antonio Conte preferirebbe tenere) e Ciro Immobile, gestito in comproprietà con il Genoa, è spuntato il nome di Saphir Taider, a metà tra il club bianconero e il Bologna. La Juve, dal canto suo, ha approfittato del vertice per assumere informazioni anche su Pablo Armero, Luis Muriel e Mauricio Isla. L’operazione dovrebbe inglobare il riscatto di Michele Pazienza da parte del club friulano.
AEREO – Ieri mattina, mentre Paratici s’immergeva in appuntamenti e colloqui girovagando per hotel, Marotta ha fatto il punto sul top player. Il preferito rimane Robin Van Persie dell’Arsenal, che però gudagna tanto ed è conteso dal Manchester City: per questo, parallelemente, si lavora su alternative d’identico spessore. Luis Suarez del Liverpool intriga molto, Gonzalo Higuain del Real Madrid appare in ribasso, Leandro Damiao dell’Internacional piace ma è complicato, Edin Dzeko del City rimane in stand-by. Ancora una volta, i contatti sono stati tessuti con i procuratori, in particolare con quelli di Van Persie ai quali Marotta ha ribadito il progetto di farne l’uomo immagine dopo l’addio di Alessandro Del Piero: una proposta in grado di sfidare le sterline promesse dallo sceicco Mansour, “innamorato” del centravanti e deciso a regalarlo a Roberto Mancini. In corso Ferraris aspettano di fotografare meglio la situazione, anche alla luce di un’imminente missione a Manchester dell’agente Kees Voos, poi voleranno in Inghilterra per formalizzare un’offerta all’Arsenal, contattare il Liverpool e magari agganciare anche il City per Dzeko. Prima tappa, in ogni caso, Londra: sull’aereo saliranno Paratici e Pavel Nedved.
STRATEGIA – Il coordinatore dell’area tecnica e Marotta si sono poi ritrovati a pranzo. Al tavolo anche Alessandro Lucci, manager di Mirko Vucinic: i dirigenti bianconeri giurano che è stato un incontro casuale e amichevole, in cui non s’è parlato del montenegrino né di altri calciatori della sua scuderia. Pomeriggio, lungo punto con il Genoa: la Juve, nonostante il vantaggio dell’Inter, ha sondato ancora per Mattia Destro che il presidente Enrico Preziosi è pronto a riscattare, le due società hanno abbozzato inoltre una strategia comune per cercare di strappare Marco Verratti alla concorrenza. L’idea è rilevarlo in compartecipazione e lasciarlo ancora una stagione a Pescara, come chiede il presidente abruzzese Daniele Sebastiani. Infine, Marotta si è aggiornato con Mino Raiola per Paul Pogba: tutto scritto, manca davvero solo l’annuncio.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
