NAPOLI – C’è poi un mercato che va dalla A (di Armero) alla Z (di Zapata): c’è quel viavai che, in teoria, si potrebbe registrare in uscita, perché a gennaio è forse necessario acquistare ma diventa inevitabile anche cedere. C’è un Napoli con la valigia, prossimo ai saluti; e ce n’è un altro che non sa, vuol capire, deve scoprire cosa sarà di lui. C’è il Napoli, la Napoli, di Paolo Cannavaro, che sta per finire qui: perché è indiscutibile che stiano per cominciare a scivolare i titoli di coda su una storia bellissima e ormai prossima al divorzio, come sostenuto dal 19 ottobre, il giorno dell’ultima presenza (all’Olimpico) che da quel dì è divenuto capitano-non giocatore.
DIFESA – E allora, si riparte dalla nostalgia, che una separazione così netta certo lascia in chiunque, in Cannavaro e anche nel club: all’orizzonte c’è foschia, la possibilità che si apra lo spiraglio per poter raggiungere Reja alla Lazio, ma pure la possibilità di allungare il viaggio verso Paesi lontani, in Inghilterra o anche in Russia. Ma sta per congedarsi anche Uvini, che in Italia non ha trovato spazi, che al Napoli ha fatto molta panchina, tantissima tribuna e qualche apparizione: atterrerà in Brasile, ritrovando profumi e un calcio familiare, forse al Santos, chissà. Ma, a sorpresa, tra i partenti potrebbe pure ritrovarsi Armero, scivolato pure alle spalle di Reveillere, ormai un’alternativa per chiunque, e destinato a restare ai margini con l’eventuale arrivo di Antonelli e con l’ormai prossimo rientro di Zuniga.
CENTROCAMPO – C’è così poco a disposizione, che c’è quasi nulla da cedere: Radosevic può essere invitato ad accumulare minutaggio altrove, per dar senso ad un investimento e per far maturare quel talento ch’è in lui. E poi aspetterà un segnale Bariti, al quale Benitez ha concesso soddisfazioni ma per il quale ci sono prospettive in serie B.
ATTACCO – L’epicentro (economico) è in Vargas: lo vuole il Santos, lo reclama il San Paolo (inteso come club, non come stadio) ma ci sono quegli undici milioni spesi appena due anni fa che vanno ossequiati. Si può fare in prestito, forse. E forse Zapata (che non sta dispiacendo affatto nel suo porcesso di crescita) può anche essere «tastato» altrove, dove avrebbe qualche possibilità in più di giocarsela: è una valutazione da fare, che potrebbe però poi obbligare a cercare un altro attaccante.
Fonte: Corriere dello Sport
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