Terremoto in LegaPro: il patron della Nocerina, Giovanni Citarella, è stato arrestato stamani dalla Guardia di Finanza. I militari, attraverso una serie di perquisizioni, hanno anche sequestrato il 42% del capitale sociale della Nocerina oltre a beni per centinaia di migliaia di euro, tra i quali immobili come il San Severino Park Hotel, la struttura teatro delle minacce subite dai giocatori ad opera dei tifosi alla vigilia della gara con la Salernitana. Assieme a Citarella sono finiti in carcere anche il fratello del patron (attualmente amministratore delegato ma in passato già presidente), Christian, e il cognato di quest’ultimo. Le accuse ipotizzate nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip di Salerno sono, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata all’emissione di fatture false e all’intestazione fittizia di beni.
IN NERO — Secondo quanto riferiscono le Fiamme Gialle, nel corso dell’indagine sarebbero stati “accertati pagamenti in nero di ingenti somme a calciatori professionisti” militanti nella Nocerina nonché ad altri tesserati e dipendenti tra cui allenatori e magazzinieri. Sono attualmente in corso perquisizioni domiciliari e sequestri di società, beni mobili ed immobili, disponibilità finanziarie per centinaia di milioni di euro.
INDAGATI — Le indagini che stamani hanno portato all’emissione delle tre ordinanze di custodia cautelare hanno preso il via due anni fa, quando un calciatore della Nocerina denunciò lo smarrimento di cinque assegni bancari per un totale di 55 mila euro emessi dalla società calcistica di Nocera Inferiore (Salerno). Da quanto si è appreso nel corso della conferenza stampa svoltasi stamani nella sede del comando provinciale della Guardia di Finanza di Salerno – alla quale hanno preso parte il procuratore della Repubblica di Nocera Inferiore, Gianfranco Izzo, il pm Roberto Lenza, nonché i vertici salernitani delle fiamme gialle e del nucleo di Polizia Tributaria – le indagini hanno riguardato la gestione della società calcistica dal 2008 al 2012. Complessivamente gli indagati sono 136.
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