Verba volant: ma parlare è un dovere, un’esigenza, una necessità inderogabile. Il mercato è un vortice che pare inghiottire il nulla: e invece, al di là delle apparenze, in quel vuoto pneumatico che qualcuno ritiene d’individuare, c’è l’essenza d’una trattativa, il volano per un sì. Qui Napoli, a voi Bergamo: l’appuntamento è stato già «configurato» per l’inizio settimana, tra martedì (probabile) e mercoledì (eventualmente) e in quel faccia a faccia avviato venerdì, come fuoco d’artificio per illuminare il week end e riflettere a tutto campo, si discuterà di Schelotto e di Cigarini, di un affare complesso e però in fase d’evoluzione. Uno, due, tre uomini per restare tra le grandi, per tenere il Napoli aggrappato all’élite, per lasciarlo vivere di luce propria e ritenerlo degno concorrente di Juventus & Milan: un difensore, un centrocampista centrale e (soprattutto) un esterno, però prima di lanciarsi con tanto di paracadute del fair play finanziario l’analisi dev’essere complessiva.
L’ALTRO EZEQUIEL – Un pocho che parte, un nuovo Ezequiel che piace: vista da Napoli, dal Napoli, l’Argentina rimane la terra più fertile dell’universo e Schelotto (23) è entrato prepotentemente nel listone della spesa che Riccardo Bigon ha allestito, in attesa della indispensabile «scrematura». Il codice-Mazzarri prevede attenzione rilevante alle fasce e quel sudamericano con il pizzetto, di recente finito pure in Nazionale italiana, ha le caratteristiche – magari un po’ offensive – per rappresentare il «quarto» dell’organico, con Maggio e con Zuniga, con Dossena o anche con le varie ipotesi differenti – incentrate però a sinistra – che il mercato potrà suggerire. Il tavolo è stato allestito e Luca Cigarini (26) resta il pezzo forte del menù preparato da Riccardo Bigon e da Pierpaolo Marino; ma il ds azzurro e il neo dg «bergamasco» si ritroveranno a dialogare pure sulla valutazione del tornante, sulle possibilità di trovare un accordo, sui margini (economici) d’intervento.
CIAO, POCHO – Lavezzi è al congedo, già dotato di penna per scrivere la personalissima lettera aperta ai tifosi immalinconti e poi per firmare il contratto che da domani lo legherà al Paris Saint Germain, dinnanzi al quale si presenterà in compagnia di De Laurentiis. Il passo d’addio che chiuderà un’epoca servirà poi a imprimere un’accelerazione al mercato in entrata e a scandagliare il fondo del block notes sul quale c’è pure impresso il nome di Valon Behrami (27), centrocampista multiuso plasmato da Delio Rossi per fare l’esterno ma anche il centrale ed alternativa a Schelotto.
LA STRATEGIA – Le idee sono chiarissime e incellophanate nella cautela d’ordinanza ma pure nella convinzione radicata che il Napoli prossimo al ritiro ha qualità per resistere tra le stelle, come sostenuto dalla conquista della coppa Italia, dalla qualificazione in Europa League, dalla capacità di «giocarsi» il terzo posto sino alla trentottesima dell’ultima stagione e per ora ritenuto rinforzato dalla «promozione» a titolarissimo di Pandev e dall’avvento di Insigne; e poi andrà svelata la consistenza di Vargas e di Britos, rimasti ai margini in passato; e poi ci saranno ancora due mesi davanti a sè per intervenire. Schelotto è l’ultima idea, non l’unica: verba volant, però parliamone…
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.