Tutto «sballato» e tutto da rifare: ma chi se ne importa, perché intorno la felicità è negli sguardi e nelle espressioni, nel clima di ritrovata serenità e negli occhi di chiunque si spinga oltre quelle siepi. Castelvolturno, il giorno dopo, è una Reggia baciata dal sole e dagli dei: e fa niente se il lavoro d’un mese va a finire appollottolato nel cestino, perché ora Cannavaro e Grava sono lì, protagonisti d’una festa organizzata in un niente, non più ombre che s’agitano tormentate ma essenze d’un progetto che ora Bigon risistema sul tavolone d’un ufficio contagiato dall’euforia. «Stiamo bene così». C’era una volta il mercato, e c’erano Astori e Paletta, Silvestre e Neto, Andreolli e Rolando, c’erano milioni di euro che danzavano nel cielo terso d’una città assediata dai fantasmi e dal dolore: poi, magia, è svanito ogni intreccio e qualsiasi negoziazione e ora che mancano dodici giorni al suono della sirena, si può riscrivere la strategia, curare con attenzione i dettagli di qualsiasi operazione, salutare Eduardo Vargas, ufficialmente al Gremio, e guardare lontano, ben oltre il 31 gennaio, ingegnadosi su Radosevic e su Muriel, sull’erede da rintracciare per rimpiazzare Campagnaro e su un portiere per «parare» l’eventuale arrivederci di Rosati. Il mondo poi è una palla ed è (molto) meglio rotolare ovunque, per esempio al Sub 20 in Argentina, una vetrina scintillante di talenti nella quale è andato ad «intrufolarsi» Maurizio Micheli, il ministro per gli esteri d’un club sempre attratto dai sudamericani e già proiettato all’anno (calcistico) che verrà.
DIFESA – Paolo il caldo è lì, la voglia matta di spaccare il mondo, e un posto al sole che l’aspetta: per ora, sono evaporate le urgenze e però, sapendo – e il Napoli lo sa – che nella prossima stagione bisognerà sostituire Hugo Campagnaro, esempio comunque di professionalità inattaccabile. Le opzioni non sono alterate, attualmente, ma poi chissà cosa accadrà domani? Andreolli (27 a giugno) va in scadenza alla fine della stagione ed a Bigon è sempre piaciuto: resta nel taccuino, con tante stelline al fianco. Altrimenti, se il Siena scenderà a più miti pretese, e Luis Carlo Novo Neto (25 a maggio) si confermerà, se ne potrà comunque discutere.
CENTROCAMPO – Il «colpo» prospettico è stato (quasi) piazzato, perchè Josip Radosevic (19) è quasi d’azzurro vestito: lunedì dovrebbe definirsi il braccio di ferro con il Parma, con l’Hajduk che aspetta – essendo a conoscenza dei desideri del calciatore – l’offerta di Bigon. Non è finita, perché in Argentina c’è Bruno Zuculini (19) al Racing Avellaneda, sistematicamente monitorato.
ATTACCO – Per chi ha tre tenori, con Insigne e Calaiò alle loro spalle, non è semplice intervenire: al Napoli piace Luis Fernando Muriel (21), ritenuto un potenziale fuoriclasse, sul quale si è già cominciato a dialogare con l’Udinese, società amica. Bigon ha chiesto informazioni a Claudio Vagheggi, De Laurentiis ne ha accennato con Gianpaolo Pozzo: l’estate è ancora lontanissima ma Muriel non è un miraggio.
NUMBER 22 – Poi, si vedrà cos’altro potrà accadere: per esempio, il Bologna vuole Rosati in prestito; e per esempio, può cominciare un valzer di portieri. Magari va a finire che Ujkani arriva a fare il vice-De Sanctis.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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