L’ultimo nome, l’ultima idea, è in realtà un vecchio pallino: Cristian Zaccardo, 31 anni tra qualche giorno, un nome che poi è anche una garanzia. E’ lui, in ordine di tempo, l’obiettivo di mercato venuto fuori nelle ultime ore. Direzione obbligata, per il Napoli, dopo l’ufficialità della squalifica di Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, e dopo la cessione annunciata di Totò Aronica al Palermo: tutte le strade portano alla difesa, al completamento di un reparto già in difficoltà che, all’improvviso, s’è visto dimezzato per una serie di fattori inaspettati. E allora, il difensore: Zaccardo. Che fa compagnia agli altri interpreti del ruolo già sondati e valutati con dovizia nelle ultime settimane: da Gabriel Paletta (27 a febbraio), suo collega al Parma, a Mehdi Benatia (25). Passando per il giovanotto che piace al ds Bigon, Luis Carlos Neto (24) del Siena.
DAI MAYA A MAZZARRI – E allora, dicevamo, la novità: Cristian Zaccardo, l’uomo che, per la precisione, compirà 31 anni venerdì. Cioè nel giorno individuato dai Maya come quella della catastrofe finale. Del giorno del giudizio. Antiche profezie a parte, il giudizio che ieri ha colpito il Napoli è decisamente il dato di fatto che ha aperto una voragine nel reparto arretrato, sotto l’aspetto tecnico e dell’esperienza: perdere capitan Cannavaro è una mazzata che va curata, lenita, con un giocatore di altrettanta esperienza e ottime qualità. Come Zaccardo, campione del mondo a Berlino 2006 e ormai al Parma dal 2009, dopo l’esperienza in Germania con il Wolfsburg insieme con l’ex collega di Palermo e Nazionale, Barzagli.
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