Per decidere come e dove intervenire sul mercato di gennaio, il Napoli aspetterà metà dicembre. Entro quella data sarà chiaro l’esito del girone di qualificazione in Champions League ed è previsto un primo briefing tra De Laurentiis, Bigon e Mazzarri. L’ultima gara, infatti, è fissata per il 7 dicembre quando i partenopei faranno visita al Villarreal. In caso di approdo ai sedicesimi di finale, è chiaro che la strategia per il mercato di gennaio subirà un indirizzo diverso. In ogni caso, il Napoli comunque è intenzionato ad intervenire a gennaio per quei ritocchi che sembrano più opportuni. Soprattutto se in campionato la distanza dalla vetta della classifica si manterrà entro limiti contenuti. A quel punto, la società interverrà con un uno o due innesti. Attenzione estrema quindi da parte del management tecnico del Napoli a quelli che saranno i risultati nell’immediato per poi programmare al meglio il futuro. Intanto, per giugno, la società ha puntato già diversi giovani di prospettiva. Tra questi, due nazionali svizzeri: l’esterno sinistro Riccardo Rodriguez, classe ‘ 92, dello Zurigo ed il trequartista Al Shaqiri, classe ‘ 91, del Basilea. Piace da tempo anche il centrocampista polacco del Brescia, Salomon, classe ‘ 91. Pare ci sia stato già un contatto con Corioni per definirne la comproprietà e lasciarlo fino a giugno alle rondinelle. In Italia, grazie ai buoni rapporti con la famiglia Pozzo, il Napoli si è anche posizionato su due calciatori dell’Udinese, il difensore franco-marocchino Benatia, classe ‘ 87, e l’esterno cileno Isla, classe ‘ 88. Ma qui si tratta di investimenti importanti e non più di scoperte. E tutto dipende dal piazzamento finale in campionato. Se ne riparlerà.
UN’IDEA –Al momento, il Napoli è a caccia di un’idea per completare il parco dei centrocampisti. Si è scoperto che a Mazzarri quattro calciatori non bastano per reggere tre competizioni. Può sempre capitare un infortunio, come del resto è successo con Dzemaili e Donadel, e non può ricadere tutto il peso del reparto sulle spalle di Inler e Gargano. Tra l’altro, il recupero di Donadel richiede ancora tempo per cui diventa persino una necessità ingaggiare un altro mediano. Ecco spuntare una prima ipotesi che non richiede esborsi particolari e sarebbe simile a quella di Pandev: chiedere all’Inter Sulley Muntari, un giocatore ormai in esubero in casa nerazzurra e che verrebbe volentieri a fare panchina. Toccherebbe poi a Mazzarri frenarne l’irruenza agonistica e disciplinarlo sotto il profilo tattico. Muntari è stato anche escluso dalla lista Champions dall’Inter e non aspetta altro che cambiare aria. Per ora, resta un’ipotesi, tanto per colmare una lacuna. Ma resta evidente che in caso di passaggio del girone di Champions League, occorrerà ben altro centrocampista. Il Napoli aspetta di conoscere anche fino a che punto può fidarsi di Fideleff mentre aspetta di vedere all’opera Chavez, due argentini che per il momento hanno potuto contribuire ben poco ma che risultano tra i ricambi. Ed è lì che a gennaio, il Napoli dovrà incidere, sull’assortimento della panchina. Migliorarlo, indipentemente dal cammino in Champions. Con tanti impegni si rende indispensabile il turn over. Ma un conto è doverlo fare con calciatori non pronti, un altro, invece, con elementi in grado di sostituire i titolari senza che si avverta troppo il cambiamento sia nell’interpretazione del modulo che nella personalità.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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