Il piano A, il piano B, il piano C: il piano Skrtel in tre mosse è preparato da un (bel) po’ e il mercato, che resta una giungla, richiede tempi e modi particolari, un lento e graduale avvicinamento, il coinvolgimento (inevitabile) di manager terzi in possesso di un mandato, e poi la convergenza d’interessi paralleli. Il piano A è stato lanciato nell’orbita di Martin Skrtel (27) una settimana fa e al Liverpool, ch’è proprietaria dei servigi del difensore slovacco, è stata chiesta la disponibilità: un contatto, ma affinché s’arrivi al contratto passeranno giorni, da attraversare riuscendo a completare il puzzle con pazienza. E’ decollato pure il piano B e stavolta, in quel faldone, ci sono le tracce d’una volontà che il Napoli non nasconde ma che (ovviamente) in maniera ufficiale non può essere (ancora) espressa: un acquisto – soprattutto di questi tempi – merita un’analisi approfondita dei costi d’esercizio e la cartellina riservata a Skrtel abbonda di cifre, di prospetti, di milioni di euro, 12 quanti che ne vorrebbe (almeno) il Liverpool per cedere il gigante difensivo, non meno di 2,5 (trattabili) per un quinquennale da riconoscere al recentissimo pallone d’oro slovacco. Una tombola, insomma: ma i top player hanno una loro «anima» commerciale abbastanza impegnativa, sulle quali urgono le riflessioni del caso.
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