Dobro. Bene, l’affare è praticamente fatto. Concluso o quasi. Poche cose ancora da sistemare, qualche dettaglio e poi, probabilmente già domani, il Napoli potrà annunciare l’ingaggio della stellina croata, Josip Radosevic. Che arriverà a giugno. Sarà fatta la sua volontà e anche quella del d.s. Bigon, che lo ha seguito a lungo e alla fine è riuscito a strapparlo a una concorrenza molto agguerrita sia in Italia sia in Europa. Anche perché lui, Josip, non voleva altro che la maglia azzurra: «Per me è un sogno» .
IL BLITZ – E allora, il racconto dell’incontro clou andato in scena ieri a Spalato. Negli uffici dell’Hajduk, la squadra in cui il diciottenne Radosevic è nato e cresciuto. Il club che l’ha lanciato fino alla Nazionale. Decisivo il viaggio di due emissari del Napoli e dunque l’incontro con il presidente croato, Marin Brbic: affare definito con un investimento poco superiore ai due milioni e mezzo di euro, contratto quinquennale al ragazzo e sei mesi di parcheggio ai box di Spalato. Nel senso che Josip arriverà in Italia a giugno. A fine stagione. «La trattativa è molto ben avviata, il ragazzo vuole soltanto la maglia azzurra. La distanza tra domanda e offerta è minima. Speriamo di chiudere entro un paio di giorni» . Così parlò il signor presidente dell’Est. Sensazioni confermate in maniera informale anche da queste parti, quelle di Brbic.
CHE ONORE – Passione vera, insomma, coltivata a distanza ma assolutamente intensa: «Che gioia: volevo la serie A, l’Italia, e alla fine ci sono riuscito. Per me sarebbe un sogno, un onore giocare con tanti campioni. A partire da Cavani» . Poche frasi, pochissime, tradotte da chi parla la sua lingua: Josip, infatti, non mastica né inglese e tantomeno italiano, però in campo sa farsi capire perfettamente. Scoperto da Eupremio Carruezzo, ex attaccante e oggi manager, in Croazia lo paragonano a Gattuso.
CORRE E PREGA – Il suo è il profilo di un giocatore perfetto per ogni allenatore: serio e professionale fino al midollo, serate in casa, niente discoteche ed eccessi giovanili. Ha 18 anni (ne compirà 19 il 3 aprile) ma non ha la patente, ed è sempre accompagnato da suo fratello Antonio, una sorta di bodyguard e manager. Cattolica fervente, la famiglia Radosevic, quattro fischi maschi, mamma e papà. Josip prega ogni giorno, come Cavani, e non salta la messa della domenica neanche in trasferta: in occasione di una partita a Zagabria, saltò giù dal letto alle 8, andò in chiesa e poi si presentò puntuale alla colazione con la squadra.
LA NAZIONALE – In attesa di giugno, Mazzarri e i futuri compagni potranno conoscerlo meglio nell’amichevole Croazia-Corea del Sud, in programma a Londra nello stadio del Fulham. Per inciso: Radosevic è stato il più giovane debuttante in Nazionale della storia del calcio croato (11 settembre 2012 con il Belgio nelle qualificazioni mondiali).
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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