Il fair play finanziario Uefa crea un doppio binario di tra società promosse e società che invece avranno difficoltà a muoversi in serie A, nel mese di gennaio. Ma la finestra invernale delle trattative che sta per arrivare ci riserverà comunque un mese forse mai visto per il numero di operazioni che le 20 società di serie A stanno mettendo in piedi e arriveranno a concretizzare. Poi, al di là di tutto quello che sulla carta sembra pianificato o pianificabile, ogni mercato ha l’occasione dell’ultimo momento che aggiunge qualcosa e crea l’imponderabile. E quello lo scopriremo solo vivendo.
IL TESTA A TESTA IN VETTA. Cominciamo dalla Juventus. C’è una esigenza sugli esterni che analizzeremo nel pezzo della prossima pagina e che i bianconeri possono risolvere con Montoya. Sul centrale difensivo, invece, è stato fatto un discorso compiuto al di là dell’emergenza attorno alla quale sono sbocciati a turno Chiriches, Rolando, Savic (se Giovinco andasse a Firenze, operazione di scambio complicatissima). In realtà il futuro è Rugani: arriverà a giugno, anticiparlo a gennaio sarà quasi impossibile. Se poi arrivasse l’occasione d’oro allora anche il centrale potrebbe arrivare. In attacco, in base al destino di Giovinco, non bisogna escludere che l’operazione Kramaric (per la quale la Juve ha già un accordo con il giocatore per giugno) potrebbe essere anticipata.
Anche la Roma è alle prese con il dilemma difensore centrale/esterno: il colombiano Balanta, del River Plate, tamponerebbe entrambe le esigenze. Le mosse sono subordinate anche al destino di Cole: solo se uscisse anche lui allora, a certe condizioni, potrebbe arrivare anche uno alla Chiriches o alla Vlaar, su cui c’è anche il Napoli. Sullo sfondo c’è sempre Adriano del Barça con il suo mega-ingaggio: attenzione invece a Bruno Peres, l’idolo dei tifosi del Toro dopo quel gol fatto alla Juve, che un po’ ha illuso ma resta un gran gol. Conosce il campionato italiano, era già seguito, Sabatini sta accelerando. Cortina di fumo attorno alla vicenda Rabiot, che fino alla fine conviene non dare per finita, e occhio all’esterno d’attacco che, a fronte di un’occasione, potrebbe arrivare per parare l’assenza di Gervinho in Coppa d’Africa.
LE MILANESI. C’è da fare dalle parti di Milano: e possono maturare due clamorosi ritorni in patria. Mancini deve provare a dare una sua identità all’Inter presa in corsa: vuole un esterno d’attacco che cambi ritmo, Cerci è in pole e se l’Atletico arriva a Shaqiri lo cede; poi Podolski, Campbell, Salah, Perotti. E in mezzo al campo avrebbe bisogno di uno che tratta il pallone con qualità, un Lucas del Liverpool (del quale sono attesi emissari dal Brasile a Milano la prossima settimana). Anche Soriano piace molto al Mancio. Senza le cessioni (Guarin, Icardi) però sarà un mercato solo di prestiti.
Dovrebbe cedere, e molto, anche il Milan: se va via Armero, c’è Vangioni in pole, se uscisse Niang l’arrivo di Suso, fatto per luglio, potrebbe essere anticipato a gennaio. La pista Brozovic a centrocampo sembrava meno calda (dopo il rientro di Montolivo), ma l’infortunio di Van Ginkel la riapre. Da decifrare il destino di Pazzini, che sembrava destinato al Genoa con il ritorno di Matri in rossonero. Anche al Milan piace Perotti: ma per ora là davanti c’è folla. E attenzione, perché sotto sotto i rossoneri muovono in Premier per capire chi si riprende Torres. L’idea? Dopo aver sondato Cerci (ma in ritardo rispetto all’Inter) c’è una forte tentazione Immobile, che sta riflettendo, con il Borussia, sul suo destino. La sensazione è che davanti il Milan voglia fare qualcosa di importante.
NAPOLI, LAZIO E FIORENTINA. Manolo Gabbiadini può considerarsi un giocatore del Napoli. A sinistra in difesa c’è la pista Strinic avanzatissima (sarà libero al 31 dicembre): c’è solo da vederci più chiaro sulla gestione manageriale del ragazzo, capire con chi parlare. Benitez prenderebbe volentieri Darmian, ma il Toro non molla. Vlaar è un obiettivo per giugno.
La Lazio lavora sul difensore centrale in Europa: lo cerca giovane e mancino. Lotito ragiona su cessioni (Konko, Ederson, Ledesma, Sculli), pensa a un dopo Mauri tra gennaio e giugno valutando mezzali e ali sinistre (da Kavlak, a Husbauer, a Defrel). E poi c’è lo snodo Klose da verificare. Resterà? Non è detto. E poi la Fiorentina: l’affare Neto è cruciale, ci sono uscite da fare (Jakovenko, Lazzari, El Hamdaoui, Hegazy, Brillante in prestito), c’è il caso Ilicic. I Della Valle ripianeranno con 30 milioni, il centrocampista e l’attaccante che potrebbero arrivare sono legati a classifica e occasioni: Fernando dello Shakhtar oggi è il grande sogno, Giovinco anche.
LE ALTRE. Ce ne è da fare. Cagliari, Verona e Atalanta seguono il centrocampista turco della Roma Uçan, Ilicic sarebbe una idea per la Samp, il Torino e la stessa Atalanta. Il Cesena pensa a Sanabria, il Palermo a Longo (se lasciasse Cagliari) e a Melchiorre del Pescara per la quarta punta da affiancare a Belotti, Vazquez e Dybala. Lavorano anche le piccole.
Fonte: Il Corriere dello Sport
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