E’ il mercato: un’idea, una tentazione, magari uno spiffero o un pensiero ad alta voce e l’ipotesi – inevitabilmente – diviene notizia. Il pallone riposto sotto al cuscino aiuta egualmente a sognare e in questa fiera ormai riaperta le occasioni per lasciarsi andare non mancano, perché ciò che vale oggi è già superato domani: Lavezzi è l’epicentro di una estate rovente, da vivere con gli occhi spalancati; e però, oltre al pocho, c’è (eventualmente) un erede (o anche due) da scoprire e quell’universo che comprende l’identikit ideale da Muniain a Giovinco, da Insigne a Douglas Costa e sino a Rodrigo Palacio, la new entry dell’ultima ora, l’alternativa in tutti i sensi – anche anagrafici – oppure il soggetto compatibile per arricchire ulteriormente l’attacco.
SUD AMERICA – A sorpresa, spunta quasi dal nulla un bomber grandi numeri (diciannove reti quest’anno, mica poche) e il Rodrigo Palacio che non t’aspetti colleziona qualche pro e qualche contro, come spesso accade. Intanto, i fatti separati dalle opinioni raccontano di un contatto De Laurentiis-Preziosi, con domandina curiosa su valutazioni e dimensioni del contratto, prima dell’arrivederci alla settimana prossima per tentare di approfondire, cercando di celare le volontà di entrambi, intuibili comunque attraverso una frase di Stefano Capozucca, ds dei rossoblù:
«Palacio merita un grande club». Palacio e il Napoli contiene – com’è inevitabile che sia – numerose considerazioni, alcune delle quali staccate da ogni altra implicazione commerciale: la nazionalità (argentina) è un’opzione a favore, così come la prolificità di un bomber che ha dimostrato di saperci fare eccome e così come il passaporto da comunitario; i contro-suggerimenti sono racchiusi nell’età (30) che stridono con la filosofia di De Laurentiis, l’unico neo da monitorare nel rapporto qualità (alta)-prezzo (non definito, essendo ai preliminari).
EUROPA BRASILIANA – Il progetto ha una sua identità e dunque propone alternative o persino delle priorità: Palacio irrompe sul mercato, lo arricchisce (intenzionalmente, per il momento) con la sua prolifica presenza, però non lascia sfilare nelle retrovie Douglas Costa de Souza (22), semplicemente Douglas Costa, brasiliano dello Shakhtar, cresciuto alla scuola di Mircea Lucescu, un fenomeno secondo alcuni che in Ucraina non è riuscito ad esplodere e che al Napoli è sempre piaciuto moltissimo, pure in passato. Ma nel taccuino resistono cerchiati d’azzurro Sebastian Giovinco (25) e Iker Muniain (20) dell’Atletico Bilbao, profili diversi, uomini che rientrano fedelmente nelle strategie del club e che potrebbero finire per rappresentare il dopo-Lavezzi.
LE VIE DEL GOL – L’attacco attuale è Cavani, Lavezzi, Pandev, Vargas, Lucarelli, con Hamsik centrocampista atipico da considerare tra i tenori offensivi. La sintesi del preventivo è semplice: considerando il matador e lo slovacco inavvicinabili e Vargas una scommessa nella quale De Laurentis e Bigon e Mazzarri credono, ritenendo Lucarelli prossimo all’addio e Pandev un interrogativo legato a vari accadimenti (il possibile coinvolgimento nella trattativa-Lavezzi, se decollerà con l’Inter; o altrimenti la separazione), si scopre che avanti potrebbero aprirsi due posti, uno dei quali da offrire a Lorenzo Insigne, che il Napoli vorrebbe lasciare a Pescara con Zeman ma che nelle pieghe di riflessioni a tutto campo si potrebbe pure ritrovare in partenza per il ritiro di Dimaro. Gli uomini-gol sono una rarità…
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.