E allora, adesso che fare? I titoli di coda sono appena scivolati via e il big ben che introduce (ufficialmente) alle trattative è ancora distante: ma, inutile far finta, si comincia, e anzi si è già cominciato, perché conviene giocare d’anticipo per non rischiare di trovarsi al cospetto di un’asta pericolosa assai su qualsiasi fronte (difesa, centrocampo e attacco), perché la concorrenza è temibile.
L’EPICENTRO – Il mondo è concentrato in Ezequiel Lavezzi, in quello che accadrà intorno alla sua clausola rescissoria: lo vogliono in tanti dalla Germania alla Russia, dall’Inghilterra alla Francia e sino all’Italia e fa niente se Mazzoni, il procuratore dell’attaccante argentino, dica a Sky di non saper parlare il francese. Psg in vantaggio, di poco, sull’Inter; poi il resto, persino l’Anzhi che offre al pocho sette milioni di euro stagionali per cinque anni.
PRIMA OPZIONE – E però, strano ma vero, la scelta principale è altrove, tra la corsia di sinistra e la fascia centrale del campo. Nell’organico che sta per salutare è venuto meno presto, troppo presto, Donadel: e dunque servirà un mediano; e sugli esterni, Maggio, Zuniga e Dossena hanno garantito quantità e qualità ma hanno trovato una alternativa in meno. Aly Cissokho (25) del Lione ha il gradimento del Napoli che l’ha seguito attraverso i blitz di Riccardo Bigon e le improvvisate degli osservatori spediti lì dal ds: la possibilità è concreta, ma bisognerà verificare la valutazione definitiva che resta ancora alta.
OCCHIO ALL’ESTERO – Il Sud America ha un suo fascino e il Napoli l’ha girato in lungo e in largo, dall’Argentina, all’Uruguay, al Cile, al Brasile: i nomi si accatastano nel data base della struttura tecnica e Facundo Roncaglia (25) difensore del Boca con esperienza in Europa all’Espanyol è nell’elenco: va a scadenza, è un’opzione però da verificare soprattutto dal punto di vista temperamentale. Poi c’è l’Est europeo, c’è Douglas Costa (22) alle dipendenze di Mircea Lucescu, però già questa è un’altra storia, da ricollegare all’attacco.
MADE IN ITALY – Poi si può anche rimanere in Italia a fare shopping, per dare una dimensione opportuna ad una squadra che avrà da giocare il campionato, la coppa Italia e anche l’Europa League e che vorrà farlo bene. E qui torna prepotentemente di moda Lavezzi, il suo destino, la sua eredità pesantissima: Lorenzo Insigne (22) è stato privatamente eletto a potenziale «nuovo» pocho da Zdenek Zeman, che ad una telefonata di De Laurentiis ha risposto in termini assai lusinghieri. Ma in Italia gioca anche Pablo Armero (26), la scelta della prima ora per la fascia sinistra, una tentazione che si può appagare, avendo rapporti consolidati e di stima tra Pozzo e De Laurentiis.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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