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Napoli e Udinese, si lavora al duo Benatia-Armero

Risolte le comproprietà, definita l’organizzazione logistica per il ritiro estivo, completato l’accordo con il Psg per la cessione di Lavezzi, il Napoli è pronto per passare alla fase-tre, quella inerente il calcio-mercato, in entrata come in uscita. Il riscatto di Pandev ed il rientro di Insigne erano interventi già programmati da tempo per cui sono stati risolti in un batter d’occhio. Da ieri, invece, De Laurentiis ed il suo entourage tecnico (con Bigon in testa) entrano con determinazione su quegli obiettivi già individuati ed eventualmente cominciare le prime trattative. Disco verde, quindi, per quanto concerne gli acquisti che a questo punto andranno a gravare sul prossimo bilancio d’esercizio, non su quello che sta per chiudersi al 30 giugno (peraltro già in attivo potendo contabilizzare anche le plusvalenze della Champions). E da luglio in poi, con l’introito della cessione di Lavezzi ed altri attivi certi (diritti tv, sponsor ed altro), il Napoli sarà in grado di presentarsi sul mercato con un potere di spesa di non poco conto. Ecco perchè non è da escludere un «botto» entro il 31 agosto; ed ecco perchè calciatori che sembrano inarrivabili (Ramirez, Jovetic, Armero) tra un mese potrebbero non esserlo più. Occorre solo tempo e pazienza. Nonché discrezione. De Laurentiis ormai sa il fatto suo e le operazioni inerenti a Cavani ed Inler, lo testimoniano ampiamente: investimenti oculati, peraltro con pagamenti dilazionati, ed ingaggi contenuti.

 

LA DIFESA– A differenza dell’estate scorsa, il Napoli non dovrà intervenire più di tanto sul mercato. Bastano pochi innesti in un telaio già collaudato ma tutti mirati. Si partirà dalla difesa per poi passare al centrocampo. All’attacco, invece, si penserà dopo. Il reparto arretrato ha bisogno di un portiere alle spalle di De Sanctis (Rosati andrà via per avere la possibilità di giocare) e di un altro difensore, di piede destro. Per il portiere si cercherà con calma. Più urgente individuare il difensore da abbinare a Campagnaro e che sappia garantire fisicità al reparto, nonché districarsi anche da centrale. Si cercherà prima in Italia. E gli indizi portano ad Udine. Qui è stato «puntato» il nazionale marocchino (con passaporto anche francese) Mehdi Benatia, nato il 17 aprile 1987, alto 1,91 per 90 kg, un calciatore di una regolarità impressionante (quest’anno ha collezionato ben 42 presenze con 2 gol tra gare con l’Udinese e la nazionale del Marocco. Un solo neo: prende troppe ammonizioni ed incappa in squalifiche di troppo (4). Per il resto si tratta di quei mastini che piacciono a Mazzarri ed anche bravo tecnicamente. Il Napoli è già sulle sue tracce da mesi e si è informato anche dell’ingaggio pattuito con l’Udinese fino al 2015. In questo caso, sarà De Laurentiis in persona a portare avanti il negoziato con i Pozzo. Benatia dovrebbe costare intorno ai dieci milioni di euro. E probabilmente i due presidenti avranno modo di parlare anche di Armero. E chissà che l’offerta non riguardi entrambi. Un pacchetto in pratica. Con un pagamento spalmato negli anni.

Benatia, ovviamente, viene prima di Zapata e di tanti altri centrali di cui si è parlato in questi giorni, compreso Miranda dell’Atletico Madrid che ha due anni in più del franco-marocchino, arriva con la pretesa di giocare titolare dopo la vittoria dell’Europa League e viene valutato più o meno lo stesso. Ad ogni modo, il Napoli si muoverà in più direzioni. Ed alcune manovre servono anche per distogliere l’attenzione dal reale obiettivo di mercato. Ad ogni era stato fatto un tentativo per Paletta, l’italo-argentino del Parma, valutato però eccessivamente. Al centro, con Cannavaro e Fernandez, Mazzarri si ritiene a posto. A sinistra, invece, pur essendoci Aronica e Britos, sarà fatto un tentativo in extremis per Chivu che all’Inter avrà poco spazio mentre in prospettiva interessa molto Capuano del Pescara se non dovesse accasarsi all’estero.
Per il vice De Sanctis persiste invece il rebus. In un primo momento il Napoli aveva pensato a Tatarusanu della Steaua Bucarest, poi ha fatto dietrofront. Occorre individuare un estremo difensore abile, giovane e che accetti di fare anticamera per un paio di stagioni. E non sarà facile.

 

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.F.

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