La saudade non colpisce solo i brasiliani. Adesso è ufficiale: anche i cileni faticano più di altri ad ambientarsi nel calcio moderno, senza barriere né confini. Ed che raramente fanno fortuna all’estero. Il papà di Vargas lo ammette: «Edu andrà in Brasile, in questo modo sarà a sole tre ore di viaggio da casa». Così il «craque» Turboman torna indietro, vittima della malinconia. C’è l’asta per lui in Brasile: in pole il San Paolo, poi il Gremio e il Flamengo che non mollano. L’arguto Bigon studia l’offerta migliore e fissa il prezzo del cartellino: 13 milioni. Priorità a chi vuole comprarlo a titolo definitivo. Il ds azzurro vorrebbe però usarlo per arrivare al difensore Neto del Siena.
La strategia in avanti è nitida: il vice Cavani che vuole Mazzarri è Sergio Floccari. Il tecnico azzurro gli ha parlato ed ha strappato il suo sì. Ora resta da convincere la Lazio che vuole 4 milioni: il Napoli propone il prestito oneroso (500 mila euro) e il riscatto facoltativo. Lotito vuole il riscatto obbligatorio.
I tentennamenti di Bobadilla, che dice a chiare lettere di preferire il Basilea, lo allontanano da Napoli. I guai economici del Cagliari, su cui balla gran parte del mercato azzurro, spingono nuovamente Nené (13 presenze e 3 gol in questa stagione) tra le braccia di Bigon. Ma Mazzarri non fa salti di gioia.
In difesa il sogno resta Davide Astori che Massimo Cellino non ha alcuna intenzione di svendere nonostante i problemi di cassa del club sardo. Al corteggiamento di Bigon e del Napoli, il Cagliari ha risposto con la cortese ma ferma richiesta di 13 milioni di euro. Ovvero gli stessi milioni rifiutati la scorsa estate al Cska Mosca. Ma non è detto che di difensori ne arrivi solo uno nel mercato invernale: Bigon non molla Neto del Siena, sempre che Mezzaroma abbassi la sua faraonica richiesta di 8 milioni per un giocatore che appena ad agosto ha pagato 1,3 milioni. E soprattutto insiste con l’Inter per Matias Silvestre, per il prestito gratuito. In lizza restano Juan Forlin dell’Espanyol (da 4 stagioni nella Liga ma i catalani chiedono però circa 8,5 milioni) e i due del Parma, Zaccardo e Paletta. Ghirardi, per quest’ultimo, resta fermo alla richiesta iniziale: 12 milioni.
Bigon ha le porte spalancate per Rolando del Porto. Lo spiega il suo manager: «Noi diciamo di sì, siamo felici di venire a Napoli ma il Porto vuole 8 milioni». Tanti. Molti di meno li chiede il Chievo per un difensore affidabile come Marco Andreolli, per la precisione 1,3 milioni. Il 26enne a giugno si svincola, allora i veneti vogliono fa cassa adesso. E in più Bigon potrebbe inserire il prestito di Omar El Kaddouri, il colpo di De Laurentiis all’ultimo minuto del mercato estivo e adesso quasi un sopportato a Castelvolturno.
A centrocampo molto dipende da Dossena: se parte (a buon punto la trattativa con il Palermo) Pablo Armero potrebbe essere il colpo di gennaio. Il colombiano comunque è affare che potrebbe essere chiuso anche a giugno. Continua la corte di Banega del Valencia: l’argentino è pronto anche a ridursi l’ingaggio. Flamini del Milan, invece, resta opzione molto onerosa anche perché i rossoneri non intendono contribuire al pagamento dell’ingaggio. Infine Nainggolan: il suo procuratore Beltrami è all’estero e con Bigon l’appuntamento è per dopo il 3 gennaio. Per Aronica al Palermo è fatta.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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