Ieri, oggi, domani: è sempre calciomercato, perché ogni giorno c’è un’alba nuova. Il tempo necessario per abbassare la saracinesca, per sentire l’immancabile big ben, e si ricomincia: rispolverando i taccuini, andando scoprire novità eventualmente da monitorare, verificando la crescita di idee del recentissimo passato. Si (ri)parte e si decolla a ritmo continuo, per avere pronte soluzioni a sorpresa, per dar seguito al progetto, per pianificare e non farsi trovare impreparati. L’onda che spazia sul bagnasciuga di Castelvolturno rimane verde (speranza) e sul block-notes di Bigon e della sua triade di osservatori – Mantovani, Micheli – restano impigliati i viaggi del passato, tra la Francia, la Svizzera, il brasile e soprattutto la Spagna.
LA DIFESA – Fernandez, Fideleff e Britos rappresentano gli investimenti mirati dell’ultima sessione estiva, però ciò che è stato sottolineato con il pennarello azzurro viene tenuto sott’osservazione: Alberto Tomas Rabasco Botia (22) è uno degli ultimi prodotti della fertile Spagna e l’Europe under 21 (vinto) ne ha messo in luce le enormi qualità: allo Sporting Gijon qualche sollecitazioni è già stata avanzata, tanto per guadagnare un diritto di prelazione morale, ma prima di avviare qualsiasi chiacchierata, serviranno ulteriori missioni.
Il Napoli è rimasto letteralmente incantato da Juan Guilherme Nunes Jesus ( 21), semplicemente Juan, il rappresentante della meglio gioventù brasiliana, campione mondiale under 20, a fine agosto bloccato da Bigon e poi mollato per problemi burocratici: un talento del genere, inseguito pure dall’Inter, non viene mai abbandonato completamente. Infatti, non accadrà.
IL CENTROCAMPO – La tentazione forte d’inizio 2011 è stata Yann M’vila (21), fine dicitore della trequarti, il gioiellino del Rennes che vale una cifra blu, che è quasi inavvicinali (ma quasi) e che però dev’essere obbligatoriamente seguito. La qualità innanzitutto e M’Vila costituisce il prototipo del calciatore moderno, l’elemento suggestivo capace di catturare gli esteti d’incanto.
La Svizzera è comunque l’ultima frontiera partenopea, che ha irrobustito il proprio centrocampo con Inler e con Dzemaili e che non ha mai ignorato, dal giorno in cui ha cominciato a pedinarlo, Xherdan Shakiri (20), trequartista del Basilea ma anche della Nazionale elvetica, la mente che spesso sta qualche metro più in là dell’attuale tandem di centrali azzurri.
L’ATTACCO – I gol son merce rarissima e i bomber costano un accidenti: meglio avviarsi con larghissimo anticipo, dunque, riservando comunque agli enfant prodige del proprio settore giovanile qualche doveroso blitz. Il Lorenzo Insigne (20) di Pescara, tanto per far nomi, sta ripetendo, ma stavolta in serie B, l’exploit di Foggia: certo, lo facilita la fantasia degli schemi offensivi di Zeman, ma il ragazzo c’è. E da Crotone ha trasmesso qualche cartolina Camillo Ciano ( 21), un «gollazzo» da trenta metri e un assist pregevole: non poco, come inizio. Il Napoli ha radar ovunque, soprattutto puntati sui sudamericani modello Douglas Costa ( 21) dello Shakhtar, un Lavezzi brasiliano; però, nel listone, da un bel po’ è entrato anche Seydoe Doumbia (24) invoriano del Cska, inevitabilmente etichettato come l’erde di Drogba. Gennaio è lontano, ma il mercato è cominciato.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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