PAUSA BRASILE – Il Mondiale in corso rallenta necessariamente il mercato, eppure non impedisce a voci legittime o manipolate di arrivare fino a Napoli dal ritiro argentino, dove si vorrebbe un Higuaìn desideroso di giocare al Barça insieme a Messi. Ma le operazioni reali sono in stand-by, per l’assenza dei diretti interessati e per il rischio infortuni (ma si prenda un Fabregas, che ha fatto in tempo a firmare per il Chelsea). Più che il Mondiale brasiliano sembra invece la situazione incerta di Maggio a rallentare l’acquisto di Daryl Janmaat, bella intuizione dello staff azzurro se si osserva la prova del terzino in Olanda-Spagna, fatta di sostanza, intelligenza tattica, corsa e piedi buoni. Peccato che intanto tutti avranno modo, adesso, di apprezzare le qualità dell’esterno olandese, le cui quotazioni saliranno inevitabilmente.
ALLARGARE LA ROSA – Non solo sulla corsia destra servono ricambi al Napoli, che deve decidere se puntare davvero su Zapata come vice-Higuaìn, se tenere Pandev, se cedere Behrami, e trovare i giocatori di prima scelta che chiede Benitez per il centrocampo e per la difesa. Nel frattempo, di certo c’è da rimpinguare una rosa che si è dimostrata un po’ stretta per le esigenze di una squadra che compete su tre fronti. E allora perché non guardare alle tre retrocesse della Serie A, dove qualche giocatore di valore potrebbe essere desideroso di rimanere in prima divisione (e magari giocare le coppe europee), piuttosto che finire nella serie cadetta? Non che Catania, Livorno e Bologna siano supermarket che offrono fuoriclasse per ambizioni da Champions, ma potrebbero risultare buone botteghe per trovare discreti innesti.
BOLOGNA E LIVORNO – Se il Bologna è retrocesso, non è tanto per colpa del buon Pioli quanto per le carenze della rosa rossoblù. Di conseguenza c’è poco da pescare fra le file bolognesi, ma un elemento d’interesse c’è: Panagiotis Kone è noto ai tifosi partenopei per le reti, anche spettacolari, riservate spesso dal nazionale greco proprio per le partite contro il Napoli, e potrebbe tornare utile come rincalzo per il tridente dietro la punta, soprattutto in caso di cessione di Pandev. Nel Livorno spiccano invece Bardi e Paulinho: la questione-portiere è tornata di attualità dopo la presa di coscienza della probabile perdita di Reina, e Bardi è un giovane talento del panorama italiano, dove brillano i gioiellini Scuffet e Perin, ma è di proprietà dell’Inter e sarebbe un acquisto complicato. Paulinho è sicuramente il giocatore più interessante di questa intera lista: attaccante completo, dotato di tecnica, corsa, senso del gol e spirito di squadra – sarebbe un ottimo vice-Higuaìn se si decidesse di non puntare su Zapata.
CATANIA ARGENTINO – È noto il filo diretto che lega Napoli all’Argentina calcistica, e il Catania è una sorta di colonia italiana di calciatori argentini: non a caso già Mariano Andújar è stato acquistato dal Napoli. Se Barrientos appare destinato a tornare in patria, Lucas Castro è invece ancora un “argentino italiano” e gioca nello stesso ruolo, ancora una volta centrocampista offensivo. Ma il più interessante, o forse l’unico, è il giovane terzino destro Gino Peruzzi, lodato persino da Javier Zanetti, una valida alternativa se dovesse fallire la trattativa per Janmaat.In mezzo al gruppone di argentini andrebbe ricordato anche Francesco Lodi, un napoletano che non ha mai giocato nel Napoli: playmaker dai piedi buoni che potrebbe far comodo a Benitez, ma non è più giovanissimo e difficilmente piacerebbe, per questo, a De Laurentiis.
Lorenzo Licciardi
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