Le simpatie del patron per Ciro Immobile, a volte sono apparse velate, altre fin troppo scoperte. A De Laurentiis piace l’ariete di Torre Annunziata, in comproprietà tra Genoa e Juventus. Ha avuto modo di apprezzarne le qualità indirettamente: seguendo i progressi di Lorenzo Insigne nel Pescara. E una volta si lasciò anche scappare che se ci fosse stata l’opportunità avrebbe volentieri riproposto nel Napoli il trio-meraviglia di quella formazione allenata da Zeman: Verratti, Insigne ed Immobile appunto.
Ma domenica sera il Napoli dovrà guardarsi proprio da quel ragazzo dalla chioma bionda e dall’accento partenopeo che quando giocava nel Sorrento segnava gol a grappoli e sul quale la Juventus era arrivata prima di tutti. All’epoca, il Napoli era reduce dal primo campionato in serie A e non aveva avuto modo e tempo per adocchiare i giovani talenti di casa propria. Immobile già nella gara d’andata ebbe modo di far tremare Cannavaro e soci. Suo, infatti, il gol in apertura che illuse il Grifone targato Del Neri, terzultimo in classifica. Poi, come a Torino, il Napoli capovolse anche il secondo vantaggio di Bertolacci con le reti di Mesto, Cavani, Hamsik ed Insigne. Quel pomeriggio l’attaccante di Torre Annunziata sembrava un indemoniato. Dovettero impegnarsi non poco i difensori azzurri (Campagnaro-Cannavaro-Gamberini) per tenerlo a bada. E al termine, gli apprezzamenti di De Laurentiis si sprecarono.
SCOMMESSA VINCENTE – Ciro Immobile rappresenta l’identikit ideale per i gusti del presidente del Napoli: giovane, dalle grandi potenzialità tecniche, molto motivato e dall’ingaggio ancora contenuto. In pratica, quelle scommesse che piacciono a De Laurentiis. Scommesse a colpo sicuro. Vincenti. Come lo sono state quelle di Lavezzi, Hamsik ed in ultimo di Edinson Cavani. E non sarà certo la valutazione data al calciatore a spaventare il Napoli. Immobile è in comproprietà tra Genoa e Juventus. Dicono che possa valere intorno agli undici-dodici milioni di euro. Un’intesa con i due club, o soltanto per una metà, si troverebbe. Ma il problema sarebbe assicurare una certa continuità di impiego al giovane attaccante, ormai titolare fisso in Under 21. E tutto dipende dal futuro di Cavani. Con Mazzarri, poi, andrebbe a nozze. Tutti gli attaccanti che sono stati alle dipendenze del tecnico toscano sono esplosi a suon di gol: da Cristiano Lucarelli, a Bianchi; da Amoruso, a Pazzini; da Cassano, a Cavani. Molto peserà anche la volontà di Immobile al termine del campionato. Se ci fosse il suo gradimento ad approdare in azzurro piuttosto che altrove, tutto diventerebbe più semplice. Ma questo è un discorso da fare più in là.
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