Il made in Italy ha un suo perché: e in quell’elenco bis (verrebbe da dire parallelo) c’è materiale in abbondanza da osservare con cura, da manipolare (strategicamente) con cautela e da lasciare analizzare da Rafa Benitez con la calma che in genere può rappresentare la virtù dei forti. Il mercato dalla A alla Z attraversa l’Italia intera, con puntate al Nord e al Centro, con destinazione (eventualmente) al Sud: benvenuti a Napoli, potrebbero dire a ognuno di loro, o bentornato, però prima servirà l’ok d’un tecnico che vuol farsi un’idea compiuta su chiunque, che intende studiare nel minimo dettaglio qualsiasi elemento già monitorato, per verificarne le capacità di adattamento in un sistema assolutamente inedito, che di made in Italy ha però (tatticamente) poco e che vuole averne.
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