L’uscita è da quella parte. Ma per trovarla, una via d’uscita, il Napoli dovrà lavorare molto. E piuttosto in fretta, stando alle esigenze di Mazzarri. Dunque, la questione è questa: d’accordo il mercato in entrata, ma il tecnico ha da sempre manifestato la predilezione, anzi la necessità di lavorare con una rosa composta al massimo da 25-26 elementi, e dunque ora il ds Bigon dovrà cimentarsi anche nel lavoro di sfoltimento. I nomi? Facili da individuare: Cigarini, Rinaudo, Chavez, Fideleff, Vitale, Santana e probabilmente Donadel, in bilico assoluto dopo un anno di stop e il recente intervento al retto femorale. Questi i primi giocatori, nel senso delle priorità. Poi, tre sul filo per motivi differenti: Campagnaro, Gargano e Dossena. Il difensore argentino attende di discutere il rinnovo; gli altri due sono diventati cedibili.
LA GERARCHIA -E allora, l’elenco è pronto. Bello e fatto. Ed è dai tre big che è bene cominciare il viaggio nel mondo delle cessioni. Potenziali, in questo caso. Walter Gargano, il primo: per prestigio, importanza e gerarchie. Che lo hanno incoronato sul podio dei più impiegati sin dal primo campionato di A del Napoli di De Laurentiis, insieme con Hamsik (il primo) e capitan Cannavaro. Il quadro è molto chiaro: la società non ha la necessità di cederlo, però se arriverà un’offerta importante, di comune accordo con il calciatore, le strade si separeranno. In questo momento, si lavora a fari spenti: l’Inghilterra sembra la destinazione più gettonata. Nell’ombra, of course.
MUGUGNI– Gargano, sì, autentico titolarissimo rispetto all’altro cedibile: Andrea Dossena. Che da quando è arrivato in azzurro s’è sempre giocato il posto con Zuniga, il vero prediletto del tecnico toscano per la fascia sinistra, nonostante sia un destro. E questo la dice lunga. Intendiamoci: il mancino (naturale) venuto dal Liverpool è uno che nella rosa del Napoli ci sta a pieno titolo, per carità, però l’alternanza, i ballottaggi quasi sistematicamente persi lo hanno sfiancato soprattutto nel morale. Tra l’altro, non arriverà un altro esterno (né Balzaretti, Armero o Cissokho) se non andrà via Dossena. E allora, cercasi destinazione: con il Milan se n’è parlato. E se ne riparlerà.
RINNOVI -Più semplice, tutto sommato, la situazione che invece vive Hugo Campagnaro: il suo contratto con il Napoli scadrà nel 2013, ma Bigon gli ha già confermato l’intenzione di prolungare il rapporto. Il difensore argentino con passaporto italiano ha, dal canto suo, la voglia di restare. Soprattutto dopo la conferma di Mazzarri in panchina: il suo manager, Alejandro Mazzoni, lo stesso di Lavezzi, comincerà ad affrontare il discorso più seriamente, più nei dettagli, dopo l’annuncio dell’affaire parigino, della cessione già definita del Pocho al Psg. Non preoccupa. Come non preoccupa Gianluca Grava: il suo contratto scadrà il 30 giugno, ma Mazzarri ne ha chiesto la conferma per un altro anno. Arriverà a breve.
ESUBERI– Cigarini, Rinaudo, Chavez, Fideleff, Vitale e Santana sono invece in esubero: per loro non c’è spazio, nelle idee e nei piani tecnico-tattici. Di questi, ad avere più mercato sono di certo Cigarini (in A, Atalanta innanzitutto); Santana (in A e B, a partire dal Pescara); Rinaudo e Vitale (in B). Si accaseranno, prima o poi. Qualche richiesta è in arrivo anche per Fideleff (dall’estero), mentre per Chavez si cerca casa in Sudamerica.
IL DUBBIO– Discorso a parte quello di Donadel: fuori dai giochi per l’intero campionato, operato a marzo al retto femorale e ora in cerca del rilancio. A Napoli o altrove? Titolare di altri tre anni di contratto a un milione di euro a stagione, non è certo un caso di semplice risoluzione: la sensazione è che partirà per il ritiro di Dimaro e, se dimostrerà tenuta fisica, potrebbe anche restare. Dipende tutto dal responso tecnico di Mazzarri.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.