Il lavoro mobilita l’uomo: e il week-end, una volta sacro, va consumato girando il mondo (virtualmente), incollato ad un cellulare per allacciare rapporti, avviare consultazioni o anche per aver contatti un giorno utili. Qui Napoli a voi Sud America, perché inevitabilmente le linee conducono laggiù, in quella terra prolifica in cui nascono talenti d’ogni genere e specie, difensori eleganti o centrocampisti multiuso, razze in eterna via d’espansione: la via maestra è questa e stavolta la rotta spinge sino a Santiago del Cile, a casa di Gary Medel (25), un diavoletto trasformato in mediano divenuta l’ultima idea d’un mercato da condurre senza (tra)lasciare nulla al caso, accumulando informazioni da tenere lì nel cassetto e poi aspettando il momento buono per utilizzarle.
LA SPALLA DI VIDAL – Il Cile, ancora: un anno fa, prima che Madame decidesse d’investire copiosamente, Arturo Vidal divenne una tentazione forte di Riccardo Bigon, che una mattina decollò da Capodichino, andò a Barcellona, incontrò Fernando Felicevich, procuratore dell’incursore, e prese nota della richieste economiche. Ma c’era già Inler in cassaforte e dunque. Dicembre 2011: Edu Vargas è turboman, una spina nel fianco degli amanti del bel calcio: undici milioni di euro e il Napoli stavolta lo porta a casa, giocando d’anticipo sulla nutrita concorrenza. Ma i monitor restano accesi, prima sulla nazionale cilena, poi sul Siviglia, la patria calcistica di Gary Medel, il pitbull finito nella rete degli osservatori, seguito come un’ombra per decifrarne le virtù calcistiche e i vizi d’un soggetto che fuori del campo ringhia egualmente e che potrebbero però rappresentarne un pregiudizio. Il piano d’avvicinamento è cominciato, nel data base ci sono i dettagli, ma i preliminari saranno lunghi.
GIRO DI WALTER – In sintesi: l’epicentro delle operazioni è rappresentato da Walter Gargano, dalle sirene che pure stavolta non mancano e dalla possibilità che per l’uruguayano possano arrivare proposte «indecenti» dalla Spagna (Valencia), dalla Germania (Wolfsburg) ma soprattutto dall’Inghilterra, che un po’ lo seduce . Medel è un altro interditore di razza, un incontrista che salta sulle caviglie del primo che capita per strappargli il pallone: è accessibile, rientra nei parametri del progetto, ha fame e poi ha già un passato tra il Siviglia e anche il Boca Juniors.
OH SUD AMERICA – E’ lì che si concentra l’attenzione del Napoli, perché il magnetismo del Sud America rapisce: Joao Miranda de Souza Filho (28), che per far presto si chiama Miranda, è un brasiliano con tanto di pedigrèe, prima al San Paolo e poi all’Atletico Madrid, una Europa League appena conquistata e una cassa di autorevolezza: ha un valore di mercato elevato – dieci milioni di euro – e se ne potrà parlare se dalla capitale spagnola abbasseranno le pretese; un po’ come per Cissokho del Lione, che rimane in cima alla lista degli esterni da seguire, anche se la nuova tentazione – avendo Zuniga «catturato» Mazzarri – potrebbe indurre a scegliere un destro naturale. Sarà un caso, ma non lo è, Medel ha nella sua formazione professionale anche l’abitudine a giocare esterno su quella corsia.
IN FRANCIA – Ma ormai i fine settimana non esistono più e capita pure in un sabato torrido di raccogliere voci internazionali: raccontano in Francia che Francoise Clerc (28), difensore del Nizza, con più di cento presenze (sino al 2010) pure nel Lione, svincolato e dunque a parametro zero sia stato avvicinato da dirigenti del Napoli. Il lavoro mobilita ovunque.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.