«Napoles no le teme a su fama de gozador y va por el Gary»(ovvero: il Napoli non si preoccupa della sua fama di attaccabrighe e punta su Gary, così titola «La Cuarta», uno dei principali quotidiani cileni. Gary è il nome di battesimo di Medel, il mediano di Santiago del Cile, attualmente in forza al Siviglia ed a cui il Napoli ha pensato per trasmettere grinta e fisicità al proprio centrocampo. Che piaccia al team partenopeo l’ha ammesso anche De Laurentiis. Medel, che ha un soprannome che è tutto un programma, Pitbull, ha ventiquattro anni, è nel giro della nazionale del suo paese, e ha il contratto in scadenza nel 2015. Non intende prolungarlo e i suoi procuratori stanno spingendo per una sua cessione all’estero, in particolare a Napoli dove già esiste un suo connazionale, Edu Vargas. Il problema è che gli spagnoli chiedono tanto per la sua cessione (circa otto milioni di euro) e per ora non è possibile aprire alcuna trattativa. Ma il gradimento resta alto. Medel andrebbe ad aggiungersi ad Inler, Gargano e Dzemaili. E diventerebbe una grande alternativa quando ci sarà da affrontare impegni di Europa League o di Coppa Italia, nonchè una garanzia per il futuro vista l’età ed i margini di miglioramente.
IL CARATTERE – In campo, Gary Medel è uno che si fa rispettare. Sempre il primo ad azionare il pressing, costante nel rendimento (31 presenze nella Liga con 2 gol), tignoso e irruducibile. Fuori dal campo, invece, si lascia prendere ancora dall’istinto. Due mesi fa se la prese con un tassista finendo persino sotto procedimento giudiziario (poi assolto). Ma pare che il caratterino non spaventi più di tanto il Napoli avendo ricevuto buone referenze sul comportamento all’interno dello spogliatoio. Si tratta di un mediano di piede destro, alto 171 centimetri, capace di agire anche da difensore e che vanta un’esperienza nel Boca Juniors. Fu lì che i dirigenti del Siviglia lo notarono portandolo in Spagna per tre milioni di euro. Oggi pretendono più del doppio. E il Napoli non si sposta dalle sue posizioni: si tratta solo se cala la valutazione. Altrimenti niente da fare. Ampiamente alla portata, invece, l’ingaggio del calciatore.
CISSOKHO – Intanto dalla Francia arrivano notizie di una rottura insanabile tra l’esterno sinistro Aly Cissokho e la dirigenza del Lione, in particolare il presidente Jean-Michel Aulas che si era scagliato contro quattro dei suoi tesserati: Kallstrom, Cris, Michel Bastos e Cissokho. E ieri è intervenuto il legale che rappresenta il mancino di origini senegalesi: «I dieci milioni di valutazione fissati con un comunicato stampa rappresentano solo una strategia visto che Aly non vale quei soldi e non possono rifiutare offerte. Il presidente Aulas è assolutamente in confusione e deve mantenere la promessa fatta: lasciarlo partire quanto prima».
E il Napoli in attesa di chiudere per Armero tiene ancora il suo obiettivo puntato in Francia. Se dovesse arrivare una telefonata di apertura, se ne può anche parlare. Ma solo alle condizioni dettate dal club partenopeo, che sono di assoluto affare.
LO SLOVACCO – Per il connazionale di Hamsik, il difensore Skrtel, infine, le possibilità di un aggancio si riducono sempre di più. Il gigante di Handlova viene ritenuto un elemento fondamentale dal neotecnico Brendan Rodgers. E presto gli verrà sottoposto l’allungamento del contratto a cifre che il Napoli non può permettersi: oltre tre milioni di euro a stagione. Per lo stesso motivo, anche se guadagna molto meno, è stato escluso Cristian Zapata del Villarreal. Evidentemente il Napoli cerca un difensore meno affermato e che non guadagni più di Cannavaro.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
