«Spero che ci levino la penalizzazione. Non la meritiamo. Se avessimo fatto qualcosa l’accetterei ma per come sono andate le cose, e valutandole con equilibrio, società e squadra sono parte lesa. Non sono giuste le squalifiche di Grava e Cannavaro, il loro è stato un comportamento eccezionale». Quei due punti di penalizzazione bruciano ancor di più dopo la vittoria con il Palermo e la nuova frenata della Juventus. Il distacco dalla vetta è sceso a cinque punti, in pratica si è dimezzato da quando, dopo il breve letargo, è ripreso il campionato. Ma il divario potrebbe essere di tre punti. Ed è questo che pensa Mazzarri nel ventre del San Paolo: quel meno due può decidere la stagione. Anche lui attende giovedì, il giorno in cui la Corte federale discuterà l’appello presentato dal Napoli. Mazzarri vuole pensare in positivo. A suggerirlo è la battuta su Grava e Cannavaro: «Diciamo che li considero infortunati, spero di riaverli in settimana». Da qui a parlare della tenuta della difesa il passo è breve. «Rifare e registrare la difesa – continua – non era facile. Per di più in un momento in cui non eravamo brillanti. Le scelte fatte ci hanno dato ragione ma se le cose vanno bene il merito è di tutta la squadra».
Già, la squadra. Il gioco corale. Quello prediletto da Mazzarri. Il Napoli ha vinto e segnato tre gol senza incassarne nessuno nella domenica in cui Cavani è rimasto all’asciutto. Quella che doveva essere la domenica del Matador è stata la domenica di Maggio, Inler e Lorenzo Insigne. «A me interessa vincere – sottolinea l’allenatore – viene sempre prima il concetto di giocare e vincere per la squadra. E poi i ragazzi, sul 3-0, hanno cercato di farlo segnare anche perché siamo contenti che lui possa rimanere in testa alla classifica dei cannonieri». E la partita? «Siamo partiti male per due motivi. Uno è tattico. Io e Frustalupi non riuscivamo a entrare in collegamento con i ragazzi, apparsi un po’ addormentati rispetto alla partita con la Roma. Gasperini è un bravo allenatore, buone le scelte di Morganella e Anselmo. Zuniga si trovava in mezzo ai due, bastava guardarci un attimo e avremmo risolto tutto subito. Dalla panchina ci siamo sgolati, mi stavo arrabbiando. E così una volta che Behrami è andato su Morganella e Hamsik ha giostrato tra le linee la partita è cambiata. Nei primi quindici minuti siamo stati in difficoltà per una disquisizione tattica e anche per merito del Palermo, poi ci siamo ripresi nella fase difensiva». Mazzarri parla anche di un pizzico di fortuna. «Lo siamo stati nel non prendere gol, poi alla prima, seconda nostra iniziativa siamo passati in vantaggio. A quel punto ci siamo sciolti. Siamo più squadra perché nel momento in cui giochi male, riesci a tenere botta. Nella ripresa abbiamo giocato bene, poi dopo il terzo gol abbiamo commesso qualche errore».
E la vetta? Di scudetto non si parla. Il discorso scivola sulla media punti. «In vetta fino a due, tre settimane fa era quasi da marziani. La Juventus, Lazio e noi stiamo facendo qualcosa di straordinario, rispetto alla scorsa stagione abbiamo tredici punti in più. Meglio di così non si poteva fare. La penso come Petkovic, nessuno pensa di essere l’anti Juve». Poi un passaggio su Maggio. «Per me è uno dei migliori esterni in Italia, è nel giro della Nazionale. Era amareggiato da troppe critiche, frettolose e ingenerose. L’ho sostenuto. Ormai il momento difficile è passato. Per noi è un giocatore importante». Elogi anche per Hamsik: «È un campione, un giocatore fondamentale». Così, invece, sull’esordio di Roberto Insigne: «Il processo di crescita dei giovani – sottolinea – va gestito così. Con il risultato deciso, ai ragazzi che promettono bene si fa assaggiare la prima squadra». Infine, il futuro. «Deciderò a fine stagione – conclude ribadendo un concetto già espresso – ho scelto di andare in scadenza di contratto per essere libero di valutare il da farsi con serenità. Quel che so è che adesso sono più carico e più stimolato di prima e che cercherò di portare il Napoli più in alto possibile, in base alle mie forze».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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