Avanti adagio: perché il mercato è una palude che talvolta si trasforma sabbie mobili. Avanti con Valon Behrami (27), rimanendo però defilati, ossequiosamente rispettosi della Fiorentina e delle sue esigenze, racchiuse in un contratto che galleggia nell’aria. C’è qualcosa di nuovo, che s’avverte già a naso: e quando all’alba, a Dimaro, Riccardo Bigon entra immediatamente nell’elenco degli assenti, vuol dire ch’eppur si muovono, silenziosamente, elegamente, educatamente, depurando il campo da qualsiasi malizia, perché Della Valle è un amico di De Laurentiis e non c’è volontà di sgarbo (mai) inclusa nell’operazione. Il mercato non è solo acquisti è anche rinnovi: Lorenzo Insigne sta per (ri)firmare con il Napoli e stavolta siamo dinnanzi ad un contratto importante, che cancella i 90mila euro stabiliti in gioventù e però arriva fino al 2017: Bigon ne ha parlato con i procuratori a Milano, resta da recuperare la modulistica e poi brindare.
L’OPZIONE– In principio era Diarra, innanzitutto lui; poi Meireles; a seguire Behrami, la tentazione forte di Walter Mazzarri, che nel personale laboratorio ha avanzato studi per definire l’eventuale posizione di Behrami, le sua caratteristiche storiche ed eventualmente l’evoluzione possibile. In stringatissima sintesi è un «datemi Behrami» che non si dice ma si pensa, un desiderio di intervenire di suo su un calciatore che gli garba un sacco – come direbbe (più o meno) un livornese – in assenza di top player. Ma le opinioni vanno tenute alla larga dei fatti e di quella trattativa ad oltranza tra la Fiorentina ed il centrocampista multifunzione: per ora, resta l’offerta e la pausa di riflessione; e poi, in caso di inconciliabilità degli interessi, potrà essere il Napoli, che ha deciso di portar pazienza, prima di presentarsi ufficialmente ai Della Valle, ormai rassegnati a perdere il calciatore.
L’ALTERNATIVA– Andrea Poli (23) a diciannove dev’esser rimasto folgorato da Mazzarri, che l’ha lanciato in serie A e l’ha valorizzato: il tempo scorre via veloce e persino Milano per il centrocampista doriano non è più da bere, né la Samp può rappresentare una valvola di sfogo. Nell’elenco dei convocati, non c’è posto per lui: dunque, ce n’è sul mercato e magari ce ne può essere nel Napoli, che ha una sua gerarchia e che ha bisogno di un interditore – un ruba palloni – di lotta e di governo. Poli è più classicheggiante ed ha un profilo che ha convinto De Laurentiis e Bigon a presentarlo come candidato a Mazzarri.
LA TERZA VIA– Ma come deve’essere questo centrocampista? In teoria, una volta, l’identikit partiva dall’autorevolezza: un medianone bravo nella corsa, abile nel palleggio, solido nella fase passiva. Comunque un uomo con un carico d’esperienza utile alla compagnia. Poi, man mano, qualcosina è mutata, complice la tentazione del 3-5-1-1, che ricolloca Inler in una dimensione a lui più appropriata e trasforma – di poco, però – le nuove esigenze. In Spagna, a Siviglia, c’è Gary Medel (25) cilento caliente scovato dagli osservatori del Napoli: somiglia molto a Gargano, non è un duplicato dell’uruguyano ma lo ricorda nelle movenze, nella capacità di pressare e togliere il fiato all’interlocutore occasionale. Rientra nei parametri, nonostante il carattere da mitigare: ora sta alle spalle di Behrami.
CIAO CIAO– Ma è il momento degli addii, perché nei bilanci ci sono anche le uscite e due stipendi «tagliati» aiutano eccome: Fideleff è andato via (in lacrime) di buon mattino, prestito oneroso a Parma, con diritto di riscatto già fissato poco sotto ai due milioni di euro; e a sera, la telefonata di Bigon ha permesso a Santana di preparare la propria valigia, prima di salutare stamani, destinazione il Torino di Ventura e un 4-2-4 che probabilmente gli si addice. Si assottiglia la rappresentanza argentina il Napoli adesso guarda in Svizzera (o in Italia, o in Cile), la nuova frontiera.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.